Se c'è una serie documentario che può piacere agli appassionati di ufologia è quella appena arrivata su Netflix: Rapimento alieno a Manhattan. Partiamo dalla vicenda narrata, in queste tre puntate, per come fu vissuta e viene raccontata dai protagonisti (il che non automaticamente ne fa una verità fattuale). Siamo nel 1989, Linda Napolitano, una donna di mezza età residente nel Lower Manhattan, una notte si svegliò in un luogo sconosciuto senza ricordare come vi fosse arrivata. L'enigma si infittì ulteriormente quando, durante una radiografia, i medici scoprirono qualcosa di strano inserito chirurgicamente nel suo corpo: si trattava forse di un impianto alieno? Budd Hopkins, un investigatore specializzato in casi di abduzioni extraterrestri, venne presto a conoscenza della storia di Linda e iniziò a interessarsene. Hopkins sosteneva che gli extraterrestri studiassero gli esseri umani per comprendere le loro abitudini, similmente a come gli umani monitorano altre specie.
Poi colpo di scena: il 30 novembre 1989, la Napolitano fu nuovamente rapita in pieno Manhattan, davanti agli occhi di ben 23 testimoni. Ma fu realmente un rapimento o solo una messinscena per attirare l'attenzione mediatica? Al pubblico la sentenza (per la verità non tanto ardua, a essere razionalisti) guardando questo prodotto molto ben girato.
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