
Una storia lunga 62 anni, ma forse destinata a finire. Nelle ultime ore si è parlato a lungo della celebre serie televisiva “Doctor Who”, considerata a rischio chiusura a causa degli ascolti bassi. Da sempre attenta alla correttezza politica, tanto da essere parecchio apprezzata dalla comunità Lgbt, la serie è stata criticata da diversi fan per le storyline troppo woke. Ma i dubbi sul futuro del Signore del Tempo sono legati soprattutto alla perdita di appeal - ipotesi naturale, considerando la longevità del prodotto - e al futuro del protagonista Ncuti Gatwa.
Secondo quanto riportato dal Sun, l'interprete scozzese della nuova incarnazione dello storico dottore starebbe pensando di mollare tutto e licenziarsi dallo show. "Ncuti non vuole essere legato alla serie ancora a lungo e ha intenzione di trasferirsi a Los Angeles con diversi progetti di Hollywood a sua disposizione" è quanto reso noto dal tabloid: "Il suo team vede molte reazioni negative da parte dei fan della serie, e non vuole che il ruolo in ‘Doctor Who’ ostacoli qualsiasi lavoro futuro. Lo show è stato gestito male negli ultimi anni, ci sono molte persone che ci hanno lavorato per anni e ora vengono messe da parte a causa della leadership mediocre". Secondo una fonte, l’attore scozzese – noto per “Sex Education” – avrebbe già girato la sua uscita di scena.
Le critiche chiamano in causa lo showrunner Russell T. Davies, reo di concentrarsi eccessivamente sull’agenda inclusiva anziché sulla storia. Tra gli esempi citati dalla fonte gli episodi in cui una trans salva il mondo o alla storia d'amore gay che coinvolge il Dottore e Rogue di Jonathan Groff: "La gente ha avvertito che alcuni episodi erano troppo programmatici invece di concentrarsi sul raccontare una storia, ma quelle persone sono state messe a tacere e ignorate".
L’unica certezza è che il destino di “Doctor Who” dipenderà dagli ascolti, ma la rottura dell’accordo con Disney+ non è certamente un bel segnale. Un portavoce della BBC ha tenuto a precisare: “Come abbiamo affermato in precedenza, la decisione sulla stagione 3 sarà presa dopo la messa in onda della stagione 2”.
Nessuna conferma sull’ipotesi di congelare la serie per cinque anni per organizzare un reboot in grado di riportare il franchise agli antichi fasti: “Questa storia non è corretta, Doctor Who non è stato accantonato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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