Le urla di William, Kate ubriaca e molto altro: come finisce la serie dei Sussex

Il documentario Netflix di Harry e Meghan non risparmia nessuno, accusando la royal family di favoritismi e di un "gioco sporco" ai danni della duchessa di Sussex

Le urla di William, Kate ubriaca e molto altro: come finisce la serie dei Sussex

Nonostante le tante incongruenze il documentario di Harry e Meghan è, al momento, il più visto di sempre su Netflix. Ben 85 Paesi hanno voluto conoscere la storia dei duchi in 6 puntate. Eppure la serie appare intrisa di un certo vittimismo, di una stancante lamentela già sentita, che poco aggiungerebbe a quanto già detto in passato dalla coppia ribelle.

Il fantasma di Lady Diana

“Mia madre prendeva la maggior parte delle decisioni, se non tutte, con il cuore. E io sono figlio di mia madre”. L’ombra di Lady Diana avvolge tutta la serie e Harry si proporrebbe come suo unico erede morale. "Vedere un’altra donna che amo passare attraverso tutto questo è difficile”, dice ancora Harry, ripensando alla fragilità della madre, che lui rivede in Meghan: “Meghan mi ricorda molto Diana. Ha la sua stessa compassione, empatia, sicurezza”. A Fanpage il giornalista Antonio Caprarica ridimensiona tutto, definendo “ridicolo” e “patetico” questo continuo paragone tra Diana e Meghan e precisando: “Diana era una ragazza veramente ingenua, aveva 18, 19 anni…Meghan Markle è entrata nella famiglia reale a 37 anni, da navigata attrice di Hollywood e aveva molta esperienza di vita, fin troppa, forse”.

“Eccessivamente formali”

Harry e Meghan definiscono i membri della royal family “eccessivamente formali”, rigidi, incapaci di dimostrazioni d’affetto anche in privato. La duchessa si sarebbe stupita del fatto che i cognati non avessero la sua stessa inclinazione per gli abbracci. Ma un amico della principessa di Galles smentisce questa ricostruzione al People: “Kate è di indole amichevole e affettuosa. Saluta tutti con baci e abbracci”. Possiamo ipotizzare che un’eventuale discrezione nel comportamento dei principi verso Meghan possa essere stata dettata solo dalla poca confidenza. Kate e William, forse, volevano conoscere meglio Meghan prima di lanciarsi in calorosi abbracci.

Tra foto e fotogrammi

Nel documentario compare un’immagine decisamente brutta della principessa di Galles, durante il Commonwealth Day del 2019. In più viene mostrato il titolo della copertina di una rivista in cui vi sarebbero fotografie di Kate brilla, che risalgono al 2007. Errore o strategia denigratoria? In entrambi i casi, un fatto imperdonabile, una possibile, nuova ondata di fango sulla royal family. Nella serie, poi, c’è un fotogramma in cui si vedono dei paparazzi intenti a scattare foto. Peccato che gli obiettivi non siano i Sussex, bensì J.K. Rowling alla prima di “Harry Potter e i Doni della Morte 2”, nel 2011. Forse Harry e Meghan non erano al corrente di questo montaggio, ma ciò non li scagiona, visto che si tratta della loro storia, come hanno ribadito più volte. C’è poi, un mistero: la docuserie ha mandato in onda alcuni passaggi dell’intervista di Diana del 1995, ma sembra che Netflix non abbia chiesto il permesso alla Bbc, la quale avrebbe garantito non solo di non diffondere più il video, come richiesto da William, ma di non cederne i diritti ad altri.

L’inchino-beffa

Nella seconda puntata del documentario Meghan ostenta un inchino, ricordando il suo primo incontro con la regina Elisabetta. Spalanca le braccia, si piega in avanti e dice, beffarda: “Quando ho finito ho chiesto: ‘Sono andata bene?’”. Un gesto forse sprezzante, una presunta presa in giro, una mancanza di rispetto alla memoria della sovrana defunta, dicono i tabloid, che a Londra nessuno ha gradito. Se davvero Meghan non tiene in alcuna considerazione le regole del protocollo, magari considerandole anacronistiche, se in lei suscitano tanta ironia (fuori luogo), come sembrerebbe, perché si firma ancora duchessa di Sussex? Caprarica commenta: “Possibile…che ignorasse che bisognava fare l’inchino alla Regina?...Se nessuno glielo aveva spiegato, o non lo aveva capito, è un problema serio ed è un problema suo”.

Il mistero del primo incontro

Tra le tante cose che non tornano vi sono anche le circostanze del primo appuntamento dei Sussex. La coppia dice di essersi conosciuta via Instagram: “Poi ci siamo detti: incontriamoci. Abbiamo prenotato in un locale. Harry era rimasto bloccato nel traffico”. Alla fine i due si sarebbero visti e, siccome la serata sarebbe andata bene, avrebbero deciso di incontrarsi il giorno seguente, nello stesso posto. Però nel 2017, durante l’intervista alla Bbc in cui venne ufficializzato il loro fidanzamento, Harry e Meghan raccontarono di essersi conosciuti a Londra, nell’estate 2016, grazie a un appuntamento al buio organizzato da un'amica. Qual è la verità?

Il “capro espiatorio”, ovvero “il corpo estraneo”

Secondo Harry e Meghan William, Kate e Carlo sarebbero stati “gelosi” del loro successo. La duchessa “aveva rubato loro le luci della ribalta”. Per questo, dice un’amica dei Sussex, Lucy Fraser, Meghan sarebbe diventata “il capro espiatorio” della famiglia. La Markle dice che i Windsor non avrebbero mai cercato di “adattarsi" a lei. Un segretario della Regina le avrebbe spiegato il suo posto a corte con un paragone molto forte: “È come un pesce che nuota alla perfezione. È veloce, sfrutta la corrente giusta. Poi, un giorno, arriva questo corpo estraneo”. Il “pesce” dovrebbe essere la monarchia, il “corpo estraneo” Meghan. La domanda viene spontanea: la duchessa ha mai cercato di adattarsi davvero alla corte, di trovare un compromesso? Attenzione: da vittima a vittimista il passo è breve.

Le urla di William

Durante il summit di Sandringham, nel gennaio 2020, subito dopo la Megxit, William e Harry avrebbero avuto un’accesa discussione: il duca ha ricordato: “È stato terribile [vedere] mio fratello gridare contro di me e mio padre dire cose che, semplicemente, non erano vere. E mia nonna…era seduta lì in silenzio…Continuai con la stessa proposta che avevo già fatto pubblicamente…avere un lavoro nostro ma anche essere al servizio della Regina. Divenne subito chiaro che non c’era nulla da discutere”. Anzi, ci sarebbe stata una nota ufficiale in cui veniva liquidata la questione secondo cui William avrebbe cacciato Harry dalla famiglia: “Non ci potevo credere. Nessuno mi aveva chiesto nulla. Nessuno mi aveva chiesto il permesso di mettere il mio nome su un comunicato come quello…erano felici di mentire per proteggere mio fratello, ma non avevano alcuna intenzione di dire la verità per proteggere noi”. Però l’impressione che si ricaverebbe da tutti questi aneddoti è che Harry e Meghan stiano sempre dalla parte della ragione e le colpe siano sempre degli altri. Sarà davvero così?

L’aborto? “Colpa” dei media

“Credo che mia moglie abbia avuto un aborto a causa di ciò che disse il Mail”, dichiara Harry. Un’affermazione grave. Lo stesso duca la ritira, almeno in parte, subito dopo, chiarendo che non vi sono prove scientifiche che possano avallare questa tesi. Lo stress vissuto da Meghan a causa degli articoli sul suo conto potrebbe aver influito sulla sua gravidanza, commenta ancora. Tutto ciò, però, non sarebbe dimostrabile. Dunque accuse di questo tipo andrebbero ponderate con grande attenzione. I Sussex dicono anche che, pur di avere un “momento di tregua” avrebbero pianificato di “restituire i titoli”.

Proposito che sarebbe stato comunicato, subito dopo la Megxit, all’allora principe Carlo. Eppure Harry e Meghan hanno realizzato un documentario che è tutto meno che un “momento di tregua”.

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