Ci sono serie tv che non passano mai di moda. Restano lì, cristallizzate nell’immaginario di tutti senza che il tempo possa far appassire la sua bellezza. Anzi, di così grande valenza - pur nella loro con convenzionalità - che alcune di queste diventano dei cult inarrivabili, amate proprio perché sono capaci raccontare il mondo che abbiamo vissuto e quello che stiamo ancora vivendo. Tra le tante è impossibile non pensare alla comicità sgargiante de La tata. La comedy americana, in onda negli States sul network della CBS dal lontano 1993, ha trovato così largo consenso tra il pubblico, tanto da diventare una delle serie più celebri degli anni ’90, lasciando un’impronta indelebile nel cuore del pubblico. Prodotta per sei lunghe stagioni – l’episodio finale è andato in onda nel maggio del 1999 – La tata si è fatta conoscere anche qui in Italia diventando, nel tempo, una delle serie di punta di Itala Uno. Ora, dopo un periodo di assenza dagli schermi, tutti gli episodi arrivano su Amazon Prime Video dal primo settembre. Il colosso dello streaming che si occupa di far (ri)scoprire i grandi cult del passato, acquista i diritti per una di quelle serie tv che non ha mai perso il suo appeal.
Rivedere oggi La tata è come viaggiare indietro nel tempo, in un mondo luminoso e divertente in cui tutto pareva ancora ancora possibile, totalmente diverso da quello che stiamo vivendo, ma nonostante ciò, è la comedy perfetta che con la sua ironia ha stigmatizzato gli usi e costumi degli anni ’90. È l’unica delle poche serie tv che non è mai tornata con un sequel o un reboot, e proprio per questo motivo, il suo successo non è stato mai appannato. Arriva su Prime Video in Italia (e lì dove il servizio streaming è attivo) in un momento molto particolare per tutto il comparto cinematografico, dato che proprio Fran Descher, la ex Tata, è al timone del più grande sciopero degli attori americani.
La tata e il produttore di Broadway
Dopo essere stata licenziata e dopo che ha chiuso la relazione con il suo stesso datore di lavoro, Francesca Cacace deve trovare subito un altro impego. Decide di utilizzare il suo charme e la sua irriverenza, si reinventa come venditrice di cosmetici porta a porta. Così, arriva nella famiglia Sheffield come un vero e proprio tornado. Maxwell Sheffield, celebre produttore di Broadway, da poco è rimasto vedovo e pensa che l’irruente Francesca possa essere la persona giusta per stare accanto ai suoi tre figli, che ancora non hanno superato il lutto per la morte della madre. Assunta come tata, sarà l'inizio di una nuova vita per tutti gli Sheffield, che, da un giorno all'altro, si ritroveranno a dover gestire (e ad amare) la nuova bambinaia e a conoscere la sua strampalata e invadente famiglia italiana della giovane. Senza sapere che Francesca, nonostante il suo carattere fuori dagli schemi, riesce a mettere in ordine i pezzi della famiglia, diventando non solo una tata ma una mamma per i figli di Maxwell e, in futuro, una moglie per il celebre produttore. La serie è stata creata, prodotta e scritta da Fran Drescher e da Peter Marc Jacobson che all’epoca era il marito dell’attrice. Si compone di sei stagioni per un totale di 146 episodi e ha ricevuto negli USA 11 candidature agli Emmy Awards, vincendone uno nel 1995 per i migliori costumi.
Una comicità vera e sincera
Al netto di qualsiasi aspettativa, la serie è un gradevole intrattenimento e con la sua comicità sciocca ma efficace ha saputo raccontare una storia schietta e sincera di un amore che nasce tra due persone estremamente diverse e che, alla fine, trovano il loro modo di appianare le divergenze. Niente di troppo complicato e drammatico, ma solo la voglia di divertire e di far divertire il pubblico. Come poche, La tata è stata capace di rappresentare gli eccessi degli anni ’90 senza dimenticare di riflettere – con ironia – sui temi caldi come la famiglia e gli affetti, e rivolgendo uno sguardo anche al lifestyle americano e il suo sogno americano che nella serie brilla in tutte le sue caratteristiche più forti.
Ma… ci sono differenze con la versione americana
Nel passaggio e nella traduzione italiana, La Tata ha avuto diversi cambiamenti. Un espediente che, però, non ha impedito di farsi apprezzare dal pubblico del nostro paese. Ad esempio, il nome della protagonista della serie è Fran Fine, che nella versione italiana viene tradotto in Francesca Cacace. Fran Fine è una trentenne ebrea, ma nell’adattamento italiano è Francesca Cacace, trentenne di origine italiana. Sylvia e Morty Fine sono i genitori di Fran, nella versione italiana i due nomi vengono tradotti in Assunta Quagliarulo e Antonio Cacace e vengono presentati come gli zii di Francesca. L'adattamento italiano della serie non riguarda solo l'origine dei personaggi e i loro nomi, ma anche interi dialoghi, interamente ricreati. Le modifiche sono comunque molto spesso ristrette, anche se la modifica di alcuni dettagli dei dialoghi possono risultare poco conosciuti e credibili in Italia. Oltre a questo, sono stati inseriti riferimenti a oggetti o società specialmente italiani, come alcuni programmi della Rai o la Ferrari Testarossa nell'episodio 15 della seconda stagione.
Lo spin-off mai realizzato
La serie ha avuto successo, questo è vero, ma durante la seconda stagione c’era il rischio che La tata non tornasse per un’altra stagione. Per questo motivo l'attrice decise di lavorare a un possibile spin-off, che avrebbe dovuto sostituire La tata in caso non fosse stata confermata dal network. La serie cugina, dal titolo The Chatterbox, è stata presentata solo nel penultimo episodio della seconda stagione, dal titolo Il mago del capello, e avrebbe dovuto raccontare la storia di Maggie, amica di Francesca, in un centro di bellezza. La serie non si è mai realizzata dato che La Tata ha avuto poi il tanto agognato rinnovo.
Fran Descher, la donna che fa tremare Hollywood
Dopo La tata è stata protagonista e produttrice di altre serie comiche, come A casa con Fran che non ha avuto successo tanto da essere cancellata dopo una manciata di episodi, e poi la divertente Happily Divorcerd in cui ha raccontato la storia bizzarra di una donna che, all’età di cinquanta anni, scopre di avere un marito gay dopo 18 anni di matrimonio. Ma nella vita è stata una donna dai molti interessi filantropici, sia a favore di tutte quelle donne che hanno affrontato un cancro all’utero, che per la comunità LGBT. Da sempre fervente democratica, tanto da esporsi nella campagna di Obama, il 2 settembre del 2021 viene eletta presidente della Screen Actors Guild, sindacato rappresentante il mondo del cinema, della televisione e della radio. E oggi, in tempi di crisi di tutto il settore cinematografico, si è fatta portavoce di uno dei più grandi scioperi degli attori di Hollywood. In un accorato discorso che è già storia, l’attrice chiede un maggiore investimento e maggiori garanzie a chi lavora come attore. Con produzioni ferme e attività stampa boicottate, oggi La Tata ha fatto sentire di nuovo la sua voce ma per un motivo diverso.
Un’atroce violenza sessuale ai danni dell’attrice
Nonostante abbia avuto una vita professionale molto soddisfacente, nel privato ha avuto diversi problemi da affrontare. Nel 2000 a causa di un tumore maligno è stata sottoposta a un intervento molto delicato. Ma non è tutto. Nel gennaio 1985 due malviventi armati irrompono nel suo appartamento di Los Angeles. Mentre uno di questi svaligia la casa, l'attrice e una sua amica vengono violentate dall'altro rapinatore sotto la minaccia di una pistola. Inoltre Jacobson, all'epoca dei fatti era ancora sposato con Fran Descher, viene brutalmente picchiato.
Per anni la donna ha taciuto sul trauma, e altri ancora prima che si senta pronta a parlare dello stupro con la stampa. Lo racconta anni dopo in un'intervista a Larry King. Il suo assalitore era in libertà vigilata all'epoca del crimine. E' tornato in prigione e condannato a due ergastoli.******- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.