Cinquanta milioni di euro: è la sforbiciata alle spese per il 2011 a cui gli assessori comunali dovranno rassegnarsi per far quadrare il bilancio preventivo che il prossimo mese approderà in aula. Ciascuno farà la propria parte per arrivare al taglio finale, anche se saranno salvaguardate voci come i servizi alla persona, anziani, bambini. Va da sè che i maggiori sacrifici saranno chiesti ai settori collegati a eventi e manifestazioni di cui in tempi di ristrettezze Palazzo Marino potrà fare a meno. Ieri l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta ha riunito i colleghi per consegnare le prime linee guida e rimandare a incontri uno a uno che inizieranno la prossima settimana il «braccio di ferro» sui tagli. Ogni settore dovrà presentarsi con un elenco delle priorità, i progetti irrinunciabili per il 2011, poi ovviamente partirà la solita contrattazione. Una manovra da 240 milioni di euro, che deve fare i conti con un taglio dei trasferimenti per il momento pari a 160 milioni di euro. Si tratta di minori fondi statali su Milano (per 70 milioni), quelli regionali collegati al trasporto pubblico locale (per 40 milioni), il mancato rinnovo degli incentivi Cip6 (contributo che lo Stato dava ad alcuni soggetti per incentivare la produzione di energia dall’incenerimento dei rifiuti) che farà mancare alle casse locali 50 milioni di euro. Un segno meno anche davanti all’applicazione degli oneri di urbanizzazione applicabili alla parte corrente ( per 80 milioni). Milano prepara un bilancio prudenziale, ma spera ancora che la pretesa di leve fiscali a favore dei Comuni che l’Anci ha avanzato a Roma per far fronte ai minori trasferimenti della Finanziaria possano alleggerire i tagli. Si parte da 240 milioni in meno, ma per contenere a 50 il risparmio l’assessorato al Bilancio ha ipotizzato possibili leve per 190 milioni: entrate dai dividendi delle società partecipate dal Comune, plusvalenze dalla vendita del patrimonio mobiliare e immobiliare. Gli assessori fanno buon viso. Ma alzano anche i paletti. Perchè se è vero che settori come i Servizi sociali e la Scuola finiranno come ogni anno per essere i più tutelati, «vogliamo anche vedere come vengono spesi i soldi - puntualizza il leghista Alessandro Morelli, con delega al Marketing territoriale - . É vero che i sacrifici maggiori possono essere fatti da settori come il mio, il Tempo libero, i Grandi eventi. Ma se poi si scopre che vengono investiti milioni per sistemare campi nomadi che i rom distruggono in tempo zero, allora è meglio evitare e usare gli stessi fondi per iniziative a favore dei milanesi. Prima che ogni assessore indichi le priorità occorre che il sindaco Letizia Moratti convochi capidelegazioni e segreterie dei partiti per disegnare una road map. Le priorità devono avere un indirizzo anche politico». L’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory fa presente che «con i tagli che già subiremo a livello nazionale, non possiamo sommare anche quellilocali.
E con l’allargamento del Museo Archeologico e l’apertura a dicembre del Museo del ’900, nel 2011 dovremo coprire oltre che i servizi anche una spesa maggiore per il personale ». In compenso, quello all’Arredo urbano Maurizio Cadeo mantiene fede a una promessa: «Il prossimo anno taglierò 500mila euro alle iniziative del Natale per assegnare i fondi al restauro del Duomo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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