Una grana si è risolta, la piscina Scarioni che da un paio di mesi era occupata da una quarantina di senza dimora, soprattutto lavoratori stranieri con contratti precari (rider, magazzinieri) ieri è stata sgomberata, d'accordo con gli ex abusivi. Sono stati trasferiti al dormitorio di viale Ortles. Ora semmai il problema del Comune sarà trovare (finalmente) un privato disposto a ristrutturare e gestire l'impianto di zona Niguarda chiusa dal 2018. L'ultima gara per un progetto di partenariato pubblico-privato l'anno scorso è andata deserta, l'unico soggetto che si era fatto avanti, Go Fit Life Science, non ha raggiunto i requisiti minimi.
Sta montando lo scontro invece tra la giunta e la famiglia Cicoria che da trent'anni gestisce in concessione il centro sportivo Masseroni Marchese, la storica scuola calcio di via Terzaghi/Sant'Elia, alla base della Montagnetta di San Siro. La scorsa estate il Comune aveva già bocciato il rinnovo della sede di via Madruzzo, in zona Citylife. Ora è scattata la decadenza anche per la «Masseroni 2», che potrà finire la stagione - «in modo da non interrompere il servizio sportivo a metà stagione, a tutela degli iscritti»- ma dovrà restituire gli spazi entro il primo di settembre. La giunta spiega che la convenzione prevedeva una serie di lavori di riqualificazione per effettuare i quali il concessionario aveva acceso un mutuo con il Credito Sportivo, garantito da due fidejussioni comunali, prestate rispettivamente nel 2011 e nel 2014. A partire da gennaio 2023 però «la Masseroni ha cessato di corrispondere le rate del mutuo e in data 6 giugno 2024 il Csi ha provveduto ad escutere la fidejussione per un importo complessivo di quasi 4,5 milioni. Il Comune ha dovuto corrispondere l'intera cifra e ha poi intimato il pagamento di quanto dovuto», ma «l'ingiunzione è stata contestata da Masseroni, con citazione presso il Tribunale di Milano». E «nelle more dello svolgimento del contenzioso, essendosi configurati gravi inadempimenti della Convenzione a carico del soggetto concessionario, il Comune ha dovuto procedere alla decadenza». L'assessore allo Sport Martina Riva (nella foto) sta valutando il modo migliore per individuare un nuovo gestore in tempi celeri e nel rispetto del principio di evidenza pubblica.
Il presidente Vincenzo Cicoria, che a lungo aveva chiesto il via libera a realizzare campi da padel per aumentare le entrate, anticipa: «Faremo causa, i nostri legali stanno preparando il dossier e le motivazioni sono gravi. Tuteleremo i nostri interessi, delle onlus e dei ragazzi. Per 10 anni siamo stati perfetti pagatori, non è dipesa da noi la sospensione delle rate». Anche il Comune si tiene pronto alle vie legali.
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