Sindaco contro parroco: "Accoglierà i profughi? Allora deve pagare l'Imu"

Attacco di un amministratore veneto: "Se la Chiesa prende soldi statale per accogliere i profughi, allora paghi le tasse"

Sindaco contro parroco: "Accoglierà i profughi? Allora deve pagare l'Imu"

L'idea, in linea di principio, è piuttosto elementare.

Se gli edifici di una parrocchia è dedicata ad attività socio-assistenziali - come l'assistenza, ad esempio, ai disabili - è giusto che non paghi l'Imu. Se queste strutture invece vengono adibite all'accoglienza dei profughi, per cui la parrocchia è retribuita con i soldi del ministero dell'Interno, è giusto che la Chiesa paghi le tasse sulla casa.

È questa la tesi di Riccardo Szumksi, sindaco di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso. Il primo cittadino ha infatti preso di mira la parrocchia di Sarano, frazione del paese che amministra.

"Recentemente il Papa ha affermato che se i conventi funzionano da ostelli è giusto che paghino l'Imu - spiega il sindaco - I conventi che diventino alberghi paghino le tasse. Come prevede la legge, la canonica di Sarano non è assoggettata all'Imu, in quanto dedicata ad attività socio assistenziali; quando si riceve un corrispettivo in denaro per attività, che proviamo a considerare tali, è giusto rimanga ancora esente?"

Come spiega la Tribuna di Treviso, martedì dopo pranzo sono arrivati in parrocchia, inviati dalla prefettura di Treviso, una decina di immigrati. Saranno ospitati nella canonica.

"Noi non facciamo politica, realizziamo il messaggio del Vangelo - spiega il parroco di Santa Lucia, don Paolo Cester - Conegliano da tempo sono ospitati dei profughi, ma lì

nessuno ha sollevato questioni e non vi sono stati problemi".

D'altronde, conclude il religioso scrivendo su Facebook, "non dice il Signore: Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere"?

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