La sinistra va in crisi quando deve dire che è in crisi

Crisi della politica o della sinistra? E pensare che almeno se lo sono chiesto quelli dell'associazione cultrale Maestrale, quella guidata dal presidente della Regione Claudio Burlando, quella che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi. E ieri, nella sede di via San Lorenzo, a chiedersi se c'è «Una crisi della politica o una crisi della sinistra» c'era proprio Burlando in persona, che in mattinata è intervenuto col senatore Pd Giorgio Tonini. Solo che di crisi della sinistra, fosse stato per loro, non si sarebbe parlato. Il discorso presto rimbalza su crisi e basta: crisi finanziaria e crisi irachena, crisi del sistema bipolare nel mondo e crisi di valori, crisi dei principali sistemi economici, ma soprattutto crisi della destra. Burlando sorvola il tema centrale dicendo che sarebbe corretto parlare di «crisi della politica e (non o) della sinistra», fino ad arrivare a dire che ora «il centrosinistra deve saper cogliere l'onda nata da questa crisi internazionale e del centrodestra».

Ecco il governatore che parla di «una destra vacillante», «di una destra che prende voti ma non sa cosa farsene», «di una destra che non sa affrontare i problemi del mondo perché senza cultura», di «una destra che potrebbe avere perfino una deriva peggiore, razzista e autarchica». E come esempio di un sistema economico che non funziona cita gli stipendi dei super manager. Proprio come ha già fatto Tremonti, salvo poi dimenticare (...)

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