Il clima sarà anche diventato anomalo, come piace dire agli esperti, ma grazie a uninsolita combinazione di tepori e venticelli si è allontanato per un po lincubo dello smog, dei blocchi, dei ticket come deterrente. Il traffico resta quel malato che è: asmatico, ansimante a tratti, predisposto alle trombosi da ingorgo. Fino a quando ci aiuterà il tempo? Nemmeno i meteorologi lo sanno. Adesso lattenzione della città è concentrata, giustamente, sul problema della sicurezza, ma fra un po bisognerà riprendere il dibattito su traffico e mobilità possibile e necessaria. Bisognerà soprattutto impostare progetti concreti e fattibili per dare alla metropoli lo spazio che le manca. Il territorio non si può inventare, né può essere pensabile lo smantellamento del tessuto urbano continuo per recuperare prati e viali. Sarà necessario progettare e realizzare il doppio della Milano attuale sotto il livello stradale, una città di sotto, lunica capace di tonificare e salvare quella di sopra.
Come vietcong di un capitalismo maturo e socialmente orientato, dovremo scavarci le soluzioni a parecchi metri di profondità. È la strada tracciata dal trasporto sotterraneo su rotaia, è lindicazione per i tunnel (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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