Un antico maniero sul lago. Le sale impreziosite da ritratti, affreschi, arazzi, armi, velluti e broccati. E, al centro, le forme plastiche degli abiti da sogno di un grande maestro della moda: Roberto Capucci.
Si chiama, significativamente, «Sovrana Eleganza» la mostra che s'inaugura al Castello Odescalchi di Bracciano e che rimarrà aperta fino al 13 dicembre, consentendo al pubblico di ammirare 66 dei famosi abiti-scultura di Capucci, che ha curato personalmente la suggestiva esposizione.
Non si tratta solo di un muto corteo di vestiti pur bellissimi.Le opere di Capucci vengono esposte tra quelle stesse suggestioni e sollecitazioni artistiche che le hanno prodotte. Il Castello vuole confermare la sua vocazione di palcoscenico per le arti e lo fa mettendo al centro dell'evento un sarto sì, ma colto e poliedrico. La mostra indaga così sui rapporti dello stilista Capucci con le altre espressioni creative. Il teatro, esponendo per la prima volta 25 dei suoi disegni di costumi teatrali, accompagnati da un catalogo con il commento di Luca Ronconi. Le arti figurative, perchè il creatore di moda ha sempre guardato ai grandi maestri del Rinascimento, Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, Carpaccio e Tiziano, per coglierne il senso del colore, i volumi delle stoffe e le architetture degli abiti. La musica e il cinema, con l'incontro fra il maestro dei tessuti e dei colori e il maestro delle note Armando Trovajoli, perchè la mostra fa un omaggio a quest'ultimo e alle sue composizioni per i film d'autore italiani e per la commedia musicale, con le note dell'edizione del 2004 di "Vacanze Romane", tratta dal celebre film di William Wyler che aveva come protagonista l'icona dello stile Audrey Hepburn.
I modelli tratti dall'archivio storico diCapucci sono esposti al secondo piano dell'ala nobile, nel Loggiato, nell'antica Sala del Guardaroba di uno dei manieri più maestosi d'Europa. E le architetture di stoffa create dal maestro instaurano un rapporto speciale con le solide pietre del Castello e lo sfarzo degli arredi.
Nella sala della Loggia c'è l'esposizione dedicata ai numerosi disegni di costumi teatrali , che costituiscono un aspetto inedito della creatività del maestro. I bozzetti non sono pensati per una specifica produzione, ma sono nati da un esercizio creativo e illustrano il desiderio di Capucci di misurarsi con le potenzialità espressive e comunicative dell'abito, che diventa costume per descrivere un carattere e un personaggio.
Contemporaneamente alla mostra s'inaugura la manifestazione «OpereFestival», con un ricco cartellone di spettacoli che accompagna il visitatore dal 17 al 20 settembre, per i primi quattro giorni di apertura.
Inoltre, il museo del Castello Odescalchi rende omaggio al corteo di abiti-scultura di Capucci con il restauro del prezioso dipinto che raffigura Cristina di Svezia.L'opera è uno dei rari esemplari di ritratti della regina in abiti regali, con la ricchezza delle sete, dei gioielli, delle perle che la incorniciano. Il dipinto torna a rivivere in quella che è la sua dimora da più di 400 anni.
Il Castello vuole trovare in se stesso, nelle proprie pietre, negli oggetti che conserva e che ne costituiscono l'identità e la memoria storica, lo spunto e lo stimolo per aprirsi a iniziative culturali sempre nuove, come quest'ultima dedicata a Capucci, un maestro capace di realizzare abiti come vere e proprie opere d'autore.
La mostra è organizzata dal Museo del Castello Odescalchi e dall'Associazione Opere, in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci.
(Orari di apertura: da martedì a domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Prezzi: 7€, riduzione per gruppi 5€)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.