Il governo autonomo regionale dell'Andalusia dovrebbe cominciare la prossima settimana i lavori di apertura della fossa comune in cui durante la guerra civile spagnola fu gettato il corpo di Federico Garcia Lorca, ucciso dai franchisti: ma le spoglie del grande poeta e drammaturgo spagnolo non saranno identificate, secondo i desideri della famiglia. «Il nostro obiettivo non è cercare il poeta», ha detto oggi la ministra regionale della Giustizia, Begona Alvarez, al momento della firma degli accordi con le diverse entità necessarie ai lavori. Nella fossa di Alfacar, vicino a Granada, sarebbero contenuti i corpi di Lorca e di almeno altre tre persone: il maestro repubblicano Dioscoro Galindo, che a sua volta non dovrebbe essere identificato, e i due "banderilleros" (toreri) anarchici Francisco Galadì e Joaquin Arcollas, che invece lo saranno. L'identificazione o meno, che dipende dalla volontà delle famiglie, potrebbe esserci anche per altri due corpi che potrebbero essere ritrovati, quelli dell'ispettore comunale delle imposte Fermin Roldan e del restauratore Miguel Cobo.
Secondo il quotidiano «El Mundo», degli studi preliminari con georadar hanno identificato fino a sei possibili fosse comuni di cui quattro in particolare potrebbero contenere i resti di Lorca. Sarà stabilito il numero dei corpi e ciascuno sarà «selezionato»: si procederà poi all'identificazione scientifica soltanto nei casi richiesti dai familiari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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