Sparatoria dopo la lite tra albanesi: proiettile centra il piede a un 32enne

Sul posto è arrivata la polizia insieme al personale sanitario che ha portato il ferito all'ospedale San Raffaele

Sparatoria dopo la lite tra albanesi: proiettile centra il piede a un 32enne
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È finita a pistolettate e con una corsa in ospedale la lite fra due uomini, entrambi albanesi, intorno alle 4 di due notti fa in via Padova. Uno dei due, un 32enne, durante il litigio ha infatti estratto un'arma, e quando l'altro gli ha bloccato la mano, ha fatto partire un colpo. Si è così accidentalmente ferito da solo a un piede.

Sul posto è arrivata la polizia insieme al personale sanitario che ha portato il ferito all'ospedale San Raffaele. Il 32enne ha così rimediato non solo una ferita (lieve) ma anche una denuncia per minacce aggravate e porto abusivo d'armi.

«Ci risiamo! Nel Bronx di via Padova la scorsa notte c'è stato il solito regolamento di conti a colpi di arma da fuoco - commenta il Deputato di Fratelli d'Italia, membro della Commissione sulla sicurezza e il degrado delle periferie italiane Riccardo De Corato -. Questa è una zona in mano alla criminalità straniera che nel corso degli anni ha sempre più sfrattato gli italiani. Non se ne può più! Nella zona più multietnica della città, riempita dal Comune dal 2011 in avanti di arabi, africani, cinesi e sudamericane senza alcun tipo di controllo, dove l'ex assessore Pierfrancesco Majorino ha organizzato alcune feste multietniche, settimanalmente avvengono violenze a base di furti, aggressioni, liti, accoltellamenti e colpi d'arma da fuoco appunto».

«Nonostante la situazione sia totalmente fuori controllo, il sindaco Sala, proprio in quella zona, ha fatto come regalo finale una moschea che a breve sarà operativa - prosegue e conclude De Corato -. Quando governavamo noi del Centrodestra a Milano, fino al 2011, avevamo una camionetta di militari di Strade Sicure fissa per 24 ore sia in piazzale Loreto che in via Arquà.

In quegli anni i reati diminuirono del 40% (dati questura anno 2011, ndr). Inoltre, sempre per contrastare questi fenomeni multietnici, avevamo fatto delle ordinanze coprifuoco che imponevano ai locali la chiusura alle 19.30 prevenendo così risse e violenze dovute spesso all'abuso di alcol!».

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