Napoleone Bonaparte, nel bene e nel male, è stato una delle personalità più complesse della Storia. Tanto che la sua influenza spazia dalla tattica alla politica, dal diritto (basta ricordare il famoso Code Napoléon) alle mode nel vestiario, sino all'ispirazione di opere letterarie, come Il cinque maggio di Alessandro Manzoni o A Bonaparte liberatore di Ugo Foscolo. Senza contare una penetrazione nell'incoscio collettivo così forte che dopo la sua morte, nel 1821, ci fu una vera epidemia nei manicomi francesi di una specifica alienazione mentale. Centinaia di persone, come testimonia l'inchiesta di Alphonse Esquiros pubblicata nel 1847, credevano di essere l'Imperatore e non c'era modo di convincerle del contrario. Ecco che, quindi, è naturale che a duecento anni dalla sua morte si moltiplichino le iniziative per ricordarlo. Si va dalla pubblicazione o ripubblicazione di volumi, come quello dell'editore Salerno che ricordiamo in questa pagina fino alle mostre. Sul versante italiano va sicuramente segnalata la mobilitazione in corso sull'Isola d'Elba. La Gestione Associata Turismo dell'Isola si è messa in moto per organizzare «una settimana Napoleonica che diventi un evento annuale ricorrente, con appuntamenti diffusi su tutta l'isola e rivolta ad adulti, ragazzi e bambini». Una sinergia internazionale con «la Federazione Europea delle Città Napoleoniche e Route Napoleon con le quali stiamo organizzando questo importante anniversario e abbiamo coinvolto tutti i comuni dell'isola e realtà di livello nazionale per creare a partire dal mese di maggio un'agenda di eventi veramente speciali».
Intanto si registra a un rilancio nelle aste dell'oggettistica napoleonica: è in vendita online dalla casa d'aste Sotheby's di Londra la chiave della stanza in cui Napoleone Bonaparte fu imprigionato dagli inglesi sull'isola di Sant'Elena.
E se in Italia c'è un po' di polemica perché il Mibact non ha organizzato un comitato nazionale per il bicentenario, ovviamente in Francia le mostre procedono a tutto vapore per «l'Année Napoleon».
Tra le moltissime inziative spiccano le parigine Joséphine & Napoléon, une histoire (extra)ordinaire che partirà a ad aprile mentre già da marzo ci sarà Napoléon n'est plus al Musée de l'Armée (sempre a Parigi) che organizza anche conferenze e letture.
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