Alyssa Milano chiede uno sciopero del sesso contro l'aborto

L'attrice di Streghe Alyssa Milano ha richiesto, sul suo profilo Twitter, uno sciopero del sesso per sottolineare lo scontento verso le nuove leggi sull'aborto approvate in Georgia

Alyssa Milano chiede uno sciopero del sesso contro l'aborto

Alyssa Milano ha deciso di prendere posizione contro le leggi sull'aborto appena passate in Georgia. L'attrice, divenuta famosa al grande pubblico per aver interpretato Phoebe nella cult serie Streghe, ha utilizzato il suo profilo Twitter per far conoscere al mondo il suo pensiero, proponendo uno sciopero del sesso mondiale finché le disposizioni legali non verranno modificate.

La legge a cui si riferisce è la Living Infants Fairness and Equality Act - LIFE Act che vieta qualsiasi aborto successivo alla prima registrazione del battito cardiaco del feto, che di solito avviene intorno alla quinta settimana di gravidanza. La legge ha fatto talmente discutere che ben tre produzioni cinematografiche hanno scelto di non girare più i film in Georgia e anche grandi nomi come JJ Abrams e Jordan Peele hanno preso posizione. I due, che devono girare il nuovo show HBO, hanno fatto sapere di essere contrari alla legge e che ogni dollaro ottenuto andrà a sostenere Fair Fight Georgia e ACLU Georgia, due organizzazioni che si stanno battendo da anni per i diritti delle donne.

Alyssa Milano è ancora più estrema. Nel tweet pubblicato a riguardo, ha scritto: "I nostri diritti riproduttivi sono stati cancellati. Finché le donne dovranno rispondere alla legge dei nostri corpi, noi non possiamo rischiare una gravidanza. Unitevi a me nel non fare sesso finché non avremo di nuovo la completa autonomia sui nostri corpi. Vi sto chiamando a uno #ScioperoDelSesso. Fate girare"

Ecco il tweet originale:

Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica