Stando alle prime voci non presenterebbe né febbre né altri sintomi riconducibili a un possibile contagio da Coronavirus e sarebbe in perfetta salute, tuttavia l’iconico direttore di Vogue Usa, Anna Wintour, come riporta il New York Post, si sarebbe messa in quarantena volontaria dopo essere stata a Milano ad assistere alle sfilate di moda della Fashion Week meneghina. Pare che la Wintour stia lavorando direttamente da casa, dando istruzione ai giornalisti e fotografi rimasti in redazione a New York. "Un portavoce di Condé Nast – si legge sul New York Post - ha spiegato che Anna Wintour non mostra alcun sintomo e dovrebbe tornare in ufficio lunedì 9 marzo".
Anna Wintour non è la sola giornalista di moda che si è spaventata dopo essere stata a Milano proprio durante il picco dei contagi per Coronavirus. Oltre a lei, ci sarebbero più di 30 persone di Vogue, Elle e InStyle. Come racconta il New York Post, "si sono messi tutti in quarantena a casa dopo le sfilate di Milano". Per ora a parlare è solo uno di loro, Troy Young, presidente della casa editrice Elle Hearst Magazines, che, sentito per un commento dal quotidiano americano, ha dichiarato: "Forse siamo eccessivamente cauti, ma questo virus fa davvero paura. Meglio non rischiare, per il nostro bene e di chi ci sta intorno".
Una posizione plausibile, come anche quella della Wintour se non fosse che, come hanno fatto notare subito in tanti sui social, "ha esposto a un possibile contagio, viaggiando liberamente da Milano a Parigi e poi da Parigi a New York, chiunque sia entrato in contatto con lei. E colpevole quanto lei è anche lo staff che si porta abitualmente dietro. Con quanta gente, dopo essere stati a Milano, queste persone sono entrate in contatto a Parigi?".
Solo dopo la fine delle passerelle francesi, una volta tornata negli Usa, dove non risulta che all’aeroporto le siano stati fatti controlli per essere stata a Milano, si è messa in quarantena. Ma solo 14 giorni dopo la fine delle sfilate milanesi. Con l'aggravante di essere stata, nel frattempo, anche in Francia, proprio mentre il virus iniziava a propagarsi anche lì. L’Italia ha, rispetto alla Francia, un numero esorbitante di contagiati, ma questo non rende il Coronavirus francese meno pericoloso.
Sempre di Covid 19 si tratta e la direttrice di Vogue, come accusano in molti sui social, "ha esposto a un possibile contagio, viaggiando liberamente da Milano a Parigi e poi da Parigi a New York, chiunque sia entrato in contatto con lei. E colpevoli quanto lei sono anche gli altri giornalisti che secondo il Post si sarebbero messi in quarantena non subito dopo Milano, ma solo dopo Parigi. Con quanta gente, nel frattempo, sono entrati in contatto?".
E a Milano scoppia la polemica proprio contro di lei, la più potente direttrice di un magazine di moda, accusata senza mezzi termini di "far passare l’idea che il Coronavirus sia un virus italiano, quando invece è ormai pandemico".
In molti, infatti scrivono: "Cosa significa la sua quarantena, come quella degli editor di Elle e InStyle? Che solo venendo in Italia ci si può ammalare di Coronavirus? Cosa credevano, che una volta arrivati a Parigi erano in una zona franca?". E ancora: "Queste accuse sono assurde e finiscono col colpire il cuore industriale dell’Italia di cui la moda è uno dei pilastri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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