Annette, Cannes al via in musical (cupo)

Sulla Croisette del Covid pochissimi ospiti e film stranieri. La kermesse non decolla

Annette, Cannes al via in musical (cupo)

Era il 1975, quando una giovanissima Ombretta Colli cantava un motivetto che oggi ha il sapore di una premonizione. Facciamo finta che tutto va ben. Un titolo che questa stagione di (forse) fine pandemia sembra rilanciare nel senso più che nelle note.

Sono passati due anni di paura dall'ultima edizione del Festival (iniziata ieri, chiude il 17 uglio) e la blindata chiusura dei vari stati sembra farsi sentire in questaripartenza sulla Croisette. Vuoi perché il programma del festival parla rigorosamente francese - un solo film italiano, il morettiano Tre piani - vuoi perché la grandeur schiera le sue dame. Tutte. Le giurate Melanie Laurent e Mylene Farmer cui si aggiunge anche Melanie Thierry. E le attrici, da Isabelle Huppert a Sophie Marceau. Da Catherine Deneuve a Lea Seydoux passando per Marion Cotillard, in passerella ieri sera nel film d'apertura, anche lui rigorosamente di casa.

Annette di Leos Carax è un musical dark senza dialoghi, sostituiti dalla musica e da canzoni provenienti da matrici e repertori diversi. La protagonista è una cantante lirica, il suo compagno (Adam Driver) è uno stand up comedian che farcisce i suoi numeri di tutto un po', spari, battute e anche canto. Il destino di Annette non è felice e, nel corso di una tempesta, viene travolta e muore. Le colpe si abbattono su Henry al quale ha dato una figlia - baby Annette - della quale ora il paparino deve curarsi e nel frattempo vedersela con la legge e i magistrati. In totale, due ore e venti minuti di grande spettacolo, destinato a entusiasmare chi ama il genere e a disorientare gli altri. Un titolo di grande evasione prima di precipitare nelle cupe atmosfere di una rassegna che continuerà a parlare francese anche nel secondo giorno con il passaggio dell'ultimo lavoro di François Ozon Tout s'est bien passé in cui un anziano, dopo essersi ripreso da un ictus, chiede alla figlia di aiutarlo nell'eutanasia.

E sempre Francia, in questo avvio, con l'opera prima di Charlotte Gainsbourg regista, che presenta un biopic docufilm su mamma Jane Birkin. Insomma molto nazionalismo che fa risaltare ancor più le presenze straniere, attese per tornare a dare una matrice internazionale a una rassegna che recupera alcuni dei titoli selezionati per l'edizione mai nata, targata 2020. Un'ambizione che si coglie in modo palpabile e, conoscendo Cannes, sarà certamente confermata e raggiunta ma, in questa fase iniziale, stenta a decollare per le molte paure legate alla pandemia.

Mascherine obbligatorie ovunque. Severi controlli all'ingresso del Palais. Scomparsa totale delle code agli spettacoli, con un sistema di prenotazione che sembra vivere di vita propria, sfuggendo di mano al pilotaggio manageriale del Festival.

È tutto talmente efficace e perfetto che si fatica a riservare il posto per assistere a un film o partecipare ai tanti incontri con gli ospiti in programma, da Matt Damon a Jodie Foster, da Marco Bellocchio a Isabelle Huppert, da Steve McQueen a Bong Joon-Ho. Il sistema di prenotazioni andrà registrato, in compenso con le code è scomparso lo schieramento dei fotografi appollaiati sulle scale davanti alla passerella del Palais: sono stati spostati ai lati del red carpet.

Intanto, proprio in questo primissimo giorno di festival, filtra un annuncio che farà piacere agli appassionati dell'orsetto più amato degli ultimi anni. Paddington tornerà con una nuova avventura nel terzo capitolo della sua storia.

L'inizio delle riprese è fissato per la seconda parte del 2022. Stavolta Paddington si troverà alle prese con una coppia a soqquadro per colpa di un passato segreto che emerge sul conto di entrambi. Non cambiano gli autori, riserve invece su un cast ancora da definire nei dettagli.

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