Antonino Cannavacciuolo e gli altri chef-paperoni: ecco chi sono

Quanto guadagnano gli chef: ecco i paperoni della cucina, da Antonino Cannavacciuolo a Carlo Cracco, fino a Massimo Bottura e tanti altri

Antonino Cannavacciuolo e gli altri chef-paperoni: ecco chi sono

Insieme alle nuove stelle Michelin, emergono i dati relativi agli chef che guadagnano di più nel Belpaese. Stando a un’infografica di Pambianco Strategie di Impresa, è “Da Vittorio” a Bergamo ad aver registrato il fatturato più alto in Italia nel 2017, con 17,9 milioni di euro e una crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto Massimiliano Alajmo, con i ristoranti di Venezia e Padova, e un fatturato da 13,4 milioni grazie a una crescita del 17,6%. Terzo posto del podio tra i paperoni della cucina a uno chef che è anche una star della tv: il napoletano Antonino Cannavacciuolo ha fatturato 9,9 milioni di euro, crescendo del 25,5%.

“Da Vittorio”, in particolare, appartiene ai fratelli Cerea di Brusaporto, che possiedono il celebre ristorante, ma anche una società di catering, una pasticceria a Bergamo e vari ristoranti in alcuni aeroporti italiani.

Seguono, in questa particolare classifica, Carlo Cracco con 8,1 milioni, Enrico Bartolini con 6,1 milioni, Giancarlo Perbellini con 5,3 milioni, Massimo Bottura della celebre "Osteria francescana" con 5,7 milioni, Andrea Baron con 5,1 milioni, Niko Romito con 4,6 milioni, Alfonso Iaccarino del “Don Alfonso” con 2,5 milioni. La maggiore crescita è stata registrata da Bartolini con il suo 30% - e le sue stelle, 6 in 4 ristoranti.

Tra i fattori che giovano all’accrescimento del fatturato, ci sono naturalmente le stelle Michelin - soprattutto per quanto riguarda le new entry - che hanno un grande valore.

Ma contribuiscono anche le attività collaterali che questi chef conducono, come le apparizioni in televisione - il ruolo di Cannavacciuolo, ma anche di Cracco e altri, è esemplificativo in questo senso - le consulenze, il catering, gli show cooking e così via.

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