Atteso il biopic su Pavarotti di Ron Howard Premio a Murray

Cinzia Romani

Rullo di tamburi sotto il sole: il Festival del Cinema di Roma (17-27 ottobre) è ai nastri di partenza, ma lo start sarà il 4 ottobre. Intanto, ieri il Direttore Artistico Antonio Monda ha svelato le linee-guida: largo agli spettatori più giovani, attivi sui social e avanti a tutta star. Bill Murray, attore di culto, riceverà il Premio alla Carriera dalle mani di Wes Anderson, che condurrà un Incontro Ravvicinato con il pubblico. Ed è attesa per il biopic Pavarotti di Ron Howard, regista premio Oscar pronto a lanciare il film dall'Auditorium, dove sfileranno cineasti di peso come Olivier Assayas e Bertrand Tavernier, in dialogo con Monda. Il quale ribadisce: «Non punto a una Venezia di serie B, ma a una Roma di serie A». D'altronde, dalla kermesse capitolina sono passati film premi Oscar come Moonlight o Green Book, mentre si registra un incremento del pubblico del 30 per cento. A vivacizzare la scena, lo scrittore Usa Bret Eston Ellis, protagonista letterario e «twittarolo», che ha abolito la cinecritica con i suoi autorevoli cinguettii. Le retrospettive della 14esima edizione sono dedicate al tedesco Max Ophuels e al cineasta giap Kore-eda Hirozaku.

Quanto ai restauri, a mezzo secolo dalla sua uscita arriva Fellini Satyricon mentre a un secolo dalla nascita di Gillo Pontecorvo, Kapò. La Festa girerà per la città, a partire dal Macro, dove personalità del mondo artistico si sfideranno davanti al pubblico. Quest'anno terrà banco la commedia sofisticata alla Cary Grant e Katharine Hepburn.

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