Barenboim si dimette, imminente la nomina di ChaillyLa Scala di Milano

Questa volta, nessuna fuga di notizie. L'annuncio è arrivato chiaro e netto da Stephane Lissner, sovrintendente uscente del teatro alla Scala, durante un incontro con i sindacati. La notizia è che il Direttore musicale della Scala, Daniel Barenboim, tronca il contratto con due anni di anticipo. Dal primo gennaio 2015, lascia campo libero al successore. Chi sarà? Quasi certamente Riccardo Chailly.

Il dilemma si scioglierà proprio in questi giorni, forse entro la settimana: il futuro sovrintendente (dall'ottobre 2014), l'austriaco Alexander Pereira, sta incontrando gli orchestrali per presentare il suo progetto. Diciamo che i giochi sono sostanzialmente fatti, li ha condotti Pereira, comerichiede il protocollo. L'orchestra ha proceduto alle votazioni, attingendo a una rosa di nomi italiani Chailly, Daniele Gatti, Fabio Luisi. Mancano il confronto finale tra le parti e la ratifica.

L'iter nel frattempo è stato inquinato da una voce del Cda che 10 giorni fa ha divulgato un dato assai sensibile e non definito nella sua completezza. Non male come partenza, insomma. Fate queste debite premesse, si sa, il nome è quello di Chailly, sarà lui il timoniere, a questo punto dal gennaio 2015. Il prepensionamento (dalla Scala, s'intende) di Barenboim è legato all'uscita anticipata dell'amico Lissner, ma anche all'esigenza di rendere operativa una nuova squadra di lavoro. E il cuore di un teatro pulsa in palcoscenico, la svolta Scala deve partire proprio da lì.

Chailly frequenta la Scala regolarmente e in particolare la Filarmonica. È di Milano, ma ha un profilo internazionale coltivato soprattutto in Olanda e Germania (Lipsia).

Chailly conosce a fondo Pereira cioè l'uomo con cui lavorerà fianco a fianco. Ha un'etichetta discografica, Decca, e la Scala deve tornare ad incidere se si ambisce alla tripla A. Ha bisogno di una squadra che dia un'anima coerente. Cosa possibile con una presenza quotidiana e immediata.