Ancora non sembra vero: la regina Elisabetta II non c’è più e Carlo, suo primogenito, si appresta a salire al trono. Manterrà il suo nome Carlo III (come aveva fatto sua madre), sfidando la malasorte che ha colpito i suoi predecessori: Carlo I, morto decapitato, e Carlo II, che non ha mai goduto di grande fama. Un atto di vero coraggio, perché quello di Carlo III, si sa, non sarà un regno facile (almeno in partenza): dovrà portare la Corona subito dopo sua madre, The Queen, l’unica e inimitabile; dovrà saper reggere il confronto con colei che è stata l’emblema della dignità, del dovere, della misura e della grazia per ben 70 anni. Dovrà traghettare la monarchia britannica in un’epoca moderna, senza impero e più "snella". Insomma, un po’ di fortuna gli farebbe decisamente comodo.
Si appresta a essere un’epoca profondamente diversa per il Regno Unito, guidata da una persona che con la sua illustre predecessora, sangue a parte, aveva davvero poco in comune.
Regina giovane Vs re anziano
Non ci sono certezze assolute su come sarà il trono di Carlo, ma qualcosa si può già affermare con sicurezza: questo regno sarà decisamente più breve del precedente. Elisabetta è diventata Regina quando era poco più che una ragazzina, a causa della morte improvvisa del padre Giorgio VI, il 6 febbraio 1952, ed è rimasta sul trono per ben 70 anni. Carlo, invece, è diventato ufficialmente erede al trono il primo luglio 1969, all’età di 21 anni. Adesso ne ha 73. Anche se gli auguriamo anni di serenità e salute, difficilmente riuscirà a superare il record della madre.
Il re degli scandali e delle gaffe
Nonostante abbia avuto le possibilità e il tempo per prepararsi al trono, secondo molti esperti royal, tra cui Clive Irving, autore della biografia "The Last Queen", Carlo sarebbe del tutto "inadatto" a regnare. Inutile negarlo, sulla testa del nuovo sovrano peserà sempre il presunto tradimento, l’amore per Camilla Parker Bowls, e soprattutto il divorzio con Lady Diana e la sua tragica morte in un incidente stradale ben 25 anni fa. Quest’ultimo probabilmente è stato il momento più difficile della sua vita, nonché del regno della regina Elisabetta, travolta dalla scandalo, che raggiunse in quella occasione il livello più basso di popolarità. Le vicende intorno a Lady D sicuramente influirono negativamente sul rapporto tra la Regina e l’erede al trono del Regno Unito, sanato poi negli anni, grazie al duro lavoro di Carlo.
Come se non bastasse, Carlo III è anche solito commettere gaffe (avrà preso da suo padre, il principe Filippo?), al contrario della regina Elisabetta II, sempre impeccabile, elegante ed aggraziata, i cui scivoloni si contano sulle dita di una mano. Tutti ricorderanno quella volta in cui durante il ricevimento per l’Earthshot della Cop26, l’ex principe con un bicchiere di whisky in mano ha esclamato: "Penso di averne proprio bisogno dopo oggi, ve lo assicuro", prima di buttare giù il super alcolico tutto d’un fiato, in modo ben poco regale. Oppure quella volta nel 2005, in cui ha affermato davanti ai giornalisti , accorsi in Svizzera per l'imminente matrimonio del principe con Camilla, di odiare "questa gente". Carlo III, infatti, è conosciuto per il suo cattivo rapporto con la stampa e la sua lingua pungente: non ha paura di dire quello che pensa, anche su questioni delicate. Una testa dura, che probabilmente ha ereditato da sua madre.
La monarchia “slim” di Carlo III
È noto che re Carlo pensa alla sua come a una monarchia diversa, decisamente più "snella" rispetto a quella di Elisabetta. Il ruolo di royal senior verrà limitato al re, alla regina consorte, all’erede al trono, William, e alla sua famiglia. Tutti gli altri membri della royal family (principe Harry compreso) verranno privati dei loro incarichi ufficiali. Non sarà quindi più possibile per la famiglia reale partecipare a tutti gli eventi, ma sarà necessario avvalorare solo le cause più urgenti e importanti, mirando a creare una royal family più "specializzata" sui temi di grande impatto sociale. Un modello monarchico molto diverso da quello guidato da Elisabetta II, dove anche i cugini di quarto grado avevano un ruolo all’interno del regno, come quello di sovrintendere a micro-eventi (inaugurazioni, piantare alberi, svelare una targa).
Sarà "slim" anche la sua dimora: Carlo III, infatti, continuerà probabilmente a vivere a Buckingham Palace, ma in un appartamento decisamente più piccolo rispetto a quello di Elisabetta II, composto da oltre 50 stanze.
L’amore e “l’odio” per Andrea
La Regina è sempre stata una madre premurosa con tutti i suoi figli, benché non incline alle eccessive manifestazioni d’affetto. È risaputo, però, che avesse una predilezione per il principe Andrea, il suo terzogenito. L’amore per questo figlio è stato così forte, dal spingerla a chiudere un occhio in più occasioni, anche piuttosto delicate per la Corona inglese. Carlo, invece, non ha mai avuto un bel rapporto con il fratello minore e proprio non è riuscito a perdonargli le sue intemperanze. Pare, infatti, che sia stato proprio lui, insieme al figlio, il principe William, a imporre l’allontanamento di Andrea dalla vita pubblica. Una decisione che Elisabetta II ha dovuto infine accogliere per proteggere, come sempre, il buon nome della monarchia.
Un nonno “coccolone”
Al contrario di sua madre, Carlo è un nonno molto affettuoso, forse anche perché non è riuscito a essere un padre presente con i principi William e Harry. Con i nipotini George, Charlotte e Louis sembra voler recuperare il tempo perso: passa molte ore a giocare con loro e si abbandona ad abbracci calorosi, mai visti prima nella royal family. La differenza con la regina Elisabetta è lampante.
Madre e figlio
Nonostante tutte le differenze e i disaccordi, Carlo III era indiscutibilmente il figlio della regina Elisabetta II con cui condivideva la forte passione per la natura, per lo sport, per la vita semplice, senza eccessi. Entrambi hanno amato una e una sola persona più della loro stessa vita: Elisabetta il suo Filippo, Carlo invece Camilla. Sebbene il primo amore sia stato decisamente meno tormentato del secondo.
Dalla sua predecessora Carlo ha senz’altro preso la determinazione e la pazienza: ha saputo aspettare il suo turno silenziosamente e sicuramente si impegnerà per non deludere le aspettative della sua pretenziosa madre e del mondo intero. Se questo basterà, sarà il tempo a dirlo. Adesso non si può far altro che augurargli un buon regno. "Dio salvi il Re".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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