Che fine ha fatto l'autobiografia bomba del principe Harry?

Annunciato per la fine del 2022, del memoir del principe Harry ancora non c’è traccia e la stampa comincia a formulare ipotesi sul possibile ritardo

Che fine ha fatto l'autobiografia bomba del principe Harry?

Nel luglio 2021 la casa editrice Penguin Random House ha annunciato, per la fine del 2022, la pubblicazione dell’autobiografia del principe Harry, scritta con l’aiuto del premio Pulitzer J.R. Moehringer: “Un ricordo intimo di una delle figure globali più affascinanti e influenti del nostro tempo”, ha scritto l’editore presentando l’opera e ha aggiunto: “Il principe Harry condividerà, per la prima volta, il resoconto definitivo delle esperienze, avventure, perdite e lezioni di vita che hanno contribuito a plasmarlo”. A un anno di distanza la Penguin Random House ha reso noti i titoli in pubblicazione nell’autunno 2022, ma del memoir del duca nessuna traccia. Una strategia per alimentare l’attesa o uno slittamento dovuto ad altre ragioni?

Il memoir tanto atteso

“Ho scritto questo libro non da principe, quale sono nato, ma da uomo, quale sono diventato. Ho indossato molti cappelli nel corso degli anni, sia in senso letterale che figurato. La mia speranza è che nel raccontare la mia storia, gli alti e bassi, gli errori, le lezioni apprese, possa aiutare a dimostrare che non importa da dove veniamo, abbiamo più cose in comune di quanto pensiamo. Sono profondamente grato per l’opportunità di condividere ciò che ho imparato nel corso della mia vita finora ed entusiasta che le persone leggano un resoconto di prima mano della mia vita accurato e del tutto veritiero”. Così il principe Harry ha confermato, a luglio 2021, di essere al lavoro sulla sua autobiografia, la cui uscita sarebbe prevista negli ultimi mesi del 2022. Una notizia che avrebbe scatenato un terremoto a corte, facendo correre ai ripari i membri della royal family e i rispettivi staff. Dopo mesi di attesa la casa editrice del duca di Sussex ha reso noti i titoli di prossima pubblicazione ma, come ha fatto subito notare il Daily Mail, il memoir non è tra questi. Il tabloid conclude che la pubblicazione del libro sarebbe stata “rimandata”.

I motivi del presunto “slittamento”

Al Sun una fonte vicina ai reali ha dichiarato: “Se questo libro verrà pubblicato quest’anno, come pianificato, dovrebbe essere nella lista promozionale delle prossime uscite della casa editrice, a meno che non stiano organizzando una sorpresa, oppure ci sia un ritardo. L’omissione [del libro nella lista] ha suscitato perplessità nei circoli reali”. Però un portavoce della Penguin Random House ha chiarito: “Non mettiamo tutte le pubblicazioni sulla lista, quindi non c’è niente da dedurre da ciò”. L’editore potrebbe avere in mente di lanciare il libro sfruttando il più possibile la suspense, creando un’atmosfera trepidante e misteriosa, magari con una data di uscita a sorpresa, che spiazzi tutti.

C’è anche un’altra possibilità: la casa editrice e il principe Harry, di comune accordo, avrebbero deciso di rimandare la pubblicazione, in modo da non intralciare il Giubileo di Platino della regina Elisabetta. I festeggiamenti sono avvenuti a inizio giugno 2022, però questo è l’anno di Sua Maestà, dedicato al suo lungo regno e, come tale, non può esaurirsi solo nei quattro giorni di celebrazioni a cui abbiamo assistito. L’ipotesi del ritardo, poi, potrebbe avere un’altra causa: il duca di Sussex. Non sarebbe la prima volta, come fa notare il magazine Elle, che i progetti di Harry e Meghan subiscono dei rallentamenti o degli slittamenti (pensiamo alle collaborazioni con Netflix e Spotify).

A questo proposito l’Express ha citato il commento rilasciato dall’esperta Angela Mollard al programma Sunrise: “Devi essere nel posto giusto per scrivere un libro. Un libro deve avere uno stile, un messaggio centrale e non sono sicura che Harry sia abbastanza a suo agio da possedere quello stile o avere uno scopo”. Però l’esperta ha puntualizzato: “Il suo lavoro con gli Invictus Games è meraviglioso e la sua naturale attitudine con il pubblico è fantastica” e Harry è stato "per molti, molti anni il royal più popolare. Si può solo sperare che sfrutti di nuovo ciò in futuro”. Tuttavia scrivere un libro è tutt’altra faccenda.

La Mollard ha spiegato: “Non sono sicura che ci sia un punto d’appoggio, naturalmente gli editori vorrebbero che lui parlasse del suo rapporto con la royal family. Un libro da 90mila parole è molto diverso rispetto a un’intervista di un’ora in un programma televisivo. Si devono dare…molti dettagli…e devi riflettere sul modo in cui ogni affermazione verrà recepita”. Il principe potrebbe aver intrapreso un progetto al di sopra delle sue forze, ma l’ipotesi non sembrerebbe così plausibile: se così fosse, infatti, sarebbe decisamente tardi per i ripensamenti e in più c’è un contratto di mezzo. Inoltre Moehringer sarebbe stato affiancato a Harry proprio per svolgere il lavoro più tecnico, per così dire.

Il suo compito sarebbe quello di aiutare il duca a organizzare le idee e a metterle su carta (o meglio, su computer). Non resta altro che aspettare. Forse una data per l’uscita dell’autobiografia non è poi così lontana.

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