Rocky è stato il film che ha cambiato per sempre la carriera di Sylvester Stallone, che oggi è uno dei divi più iconici di Hollywood. Sull'orlo della bancarotta, a un passo dal vendere anche il proprio cane pur di racimolare qualche soldo per poter sopravvivere, Stallone vendette i diritti della sceneggiatura di un film incentrato su un pugile italoamericano. Venne pagato, secondo La Repubblica, settantacinquemila dollari, a condizione di non avanzare ulteriori pretese economiche.
Rocky venne girato in ventotto giorni, con un budget di poco più di un milione di dollari: il successo al botteghino fu immediato quanto inaspettato. La storia del pugile che diventa campione del mondo racimò ben 225 milioni di dollari e il successo portò alla nascita di un vero e proprio franchise che include cinque sequel (Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Rocky V e Rocky Balboa) e due spin-off (Creed e Creed II, incentrati sul figlio di Apollo Creed). La saga ha guadagnato circa tre miliardi di dollari a livello internazionale, diventando una delle serie più redditizie della storia del cinema.
A quarantasei anni di distanza da quel primo Rocky che lanciò la carriera dell'interprete di Rambo, Sylvester Stallone ha deciso di riaprire il discorso economico legato alla figura di Rocky. Al di là dello stupendio come attore, sceneggiatore e regista, Stallone non ha visto un dollaro riguardo gli incassi legati allo sfruttamento dell'opera che esiste solo grazie al suo sforzo immaginativo. È per questo che ora l'attore ha deciso di fare un appello a Irwin Winkler, produttore di 93 anni e da sempre detentore dei diritti legati al personaggio. Sylvester Stallone ha scelto di fare il suo appello sul suo account Instagram, dove ha pubblicato un ritratto del produttore con il corpo di un serpente e la lingua a forma di spada, scrivendo: "Un lunsinghiero ritratto del grande produttore di Rocky/Credd, Irwin Winkler, da uno uno dei più grandi artisti del Paese... Poi, dopo aver controllato Rocky per più di 47 anni, e ora Creed, mi piacerebbe davvero ricevere almeno "quel che è rimasto dei miei diritti", prima che vengano passati soltanto ai tuoi figli.
Credo che sarebbe un leale gesto da questo 93enne gentiluomo, giusto? È una questione dolorosa che mi divora l'anima, perché vorrei lasciare qualcosa di Rocky ai miei figli, anche se è sempre bello sentire parole dai lealissimi fan."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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