Ci vuole la fine di Twilight per far iniziare il Festival

Ci vuole la fine di Twilight per far iniziare il Festival

Sotto gli ultimi morsi di Twilight, il festival finalmente si risveglia. E trova una famiglia di vampiri - la coppia Bella ed Edward, più Jacob e gli altri amici - pronta a difendere, con le unghie e coi denti, la propria casa nel bosco e l'adorata figlioletta Renesmee, metà vampira e metà umana. In Breaking Dawn - Parte 2 (da oggi nelle sale), ossia l'episodio conclusivo della saga romantica iniziata nel 2008, Bella diventa succhiasangue per sempre e il regista premio Oscar Bill Condon la trasforma in una madre invincibile, capace di emanare uno scudo protettivo su chi ama. Se il primo Twilight parlava della nascita dell'amore tra Bella, cioè Kristen Stewart, qui più matura e sicura di sé, ed Edward, alias Robert Pattinson, l'ultima puntata di questa saga planetaria - oltre due miliardi e mezzo di dollari d'incasso nel mondo - fa focus sulla necessità di difendere il proprio nucleo di affetti. Ora che Bella è un vampiro a tutti gli effetti (emoziona la sequenza iniziale, quando nelle vene di lei scorre il «veleno» che le darà l'immortalità), il marito Edward Cullen deve riconoscere: «Avevo la brutta abitudine di sottovalutarti». Il che piacerà molto alle adolescenti insicure. Bella adesso fa paura al suo stesso branco vampiresco: nella seconda notte d'amore con Edward deve controllarsi per non sbranarlo e un suo pugno fa volare per aria il lupo Jacob, colpevole di occuparsi troppo di Renesmee, la carinissima Mackenzie Christine Fay, 12 anni e già star. Di fatto, l'unico umano rimasto in questa affascinante compagnia di creature magiche è il povero papà di Bella, Charlie, al quale è difficile far capire la trasformazione della figlia (ci penserà Jacob, diventando lupo sotto i suoi occhi atterriti). Tanta forza tornerà utile quando i Volturi - simpaticamente definiti «feccia di italiani» da un vampiro, che ci ricorda la loro provenienza da Volterra - si preparano ad annientare il clan dei Cullen, accusati d'avere all'interno una pericolosa bambina, che cresce a una velocità superiore a quella normale e trasmette i suoi pensieri con un semplice tocco. Se Renesmee deve morire, papà e mamma vampiro chiamano a raccolta gli alleati da ogni pare del mondo: Alistar scopre oggetti nascosti, Zafrina crea allucinazioni, Kate dà la scossa elettrica e sarà scontro tra poteri sovrumani. In nome della famiglia. L'epica battaglia dei Volturi, che si svolge solo nella mente (ma gli effetti speciali la rendono vera), condurrà comunque al lieto fine.
Ne erano entusiasti, ieri, i numerosi ragazzini accorsi a casa Alice, l'unico spazio festivaliero con i conti a posto: mantenendo il biglietto a 5 euro, gli organizzatori hanno venduto 12.500 biglietti, ospitando 85 classi di scuole medie e superiori.
Tra quiz, volti a scoprire la conoscenza della «Twilight Saga» e letture dei brani più interessanti del romanzo di Stephenie Meyer, alla base del blockbuster, il pomeriggio-maratona è volato. Certo, invece del doppiatore Pino Insegno, sarebbe stato ideale avere sul tappeto rosso la coppia d'oro Stewart-Pattinson, tornati insieme dopo la scappatella di lei, ma i divi sono impegnati a rifarsi una carriera: dopo Twilight, lui ci ha provato con Cosmopolis e lei con On the Road, sebbene la strada verso lo scioglimento delle catene vampiresche sia lunga. Soprattutto, non c'erano i soldi necessari a farli scendere dall'Olimpo hollywoodiano. Nella giornata del fantasy, inoltre, Le 5 Leggende (dal 29 in sala) di Peter Ramsey, film d'animazione in 3D, ha fatto sognare mondi meno gotici e forse più rassicuranti. Basato sulla serie dei romanzi per bambini The Guardians of Childhood di William Joyce, questo fantasy narra le gesta di un gruppo di eroi leggendari, dotati di poteri particolari: Babbo Natale, Coniglio Pasquale, Jack Frost, l'Uomo di Sabbia e la Fatina dei Dentini formano la nuova pattuglia dei sogni, targata Dreamworks.

«Abbiamo bisogno di sognare, a ogni latitudine e a qualsiasi età», ha detto il produttore Jeffrey Katzenberg, incassando insieme a Guillermo Del Toro il Premio Vanity Fair assegnato a casa Dreamworks. Anche nelle 5 Leggende l'infanzia è in pericolo: c'è Tenebra (voce di Jude Law) che vuole il suo mondo.

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