Dal "Colibrì" al gladiatore Roma ritrova la sua Festa

La rassegna cinematografica al via con film attesi come quelli di Placido e Spielberg. Torna il concorso

Dal "Colibrì" al gladiatore Roma ritrova la sua Festa

Non deve essere stato per niente facile organizzare in poco più di sei mesi la 17a edizione della Festa del cinema di Roma, da oggi fino al 23 ottobre all'Auditorium Parco della musica che dovrebbe essere intitolato a Ennio Morricone anche se nel programma se lo sono già dimenticato. Ricordiamo (quasi) tutti lo psicodramma intorno alla nomina del nuovo direttore, con quello uscente, Antonio Monda, deciso a non mollare dopo sette edizioni, e con il nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gianluca Farinelli, nominato dal neosindaco Gualtieri, costretto a mediare per settimane. Alla fine, ma era solo il 30 marzo scorso, l'annuncio della nomina della nuova direttrice artistica Paola Malanga, dirigente, ora in aspettativa, di Rai Cinema che è la principale produttrice del cinema italiano. Sedici sono d'altronde i titoli nazionali presenti alla Festa prodotti proprio dalla costola cinematografica del gruppo pubblico. A partire da Il colibrì di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo e Laura Morante, tratto dall'omonimo romanzo Premio Strega di Sandro Veronesi, che oggi apre la Festa, nella nuova sezione «Gran Public», ma che da domani è già nei cinema dopo l'anteprima mondiale al Toronto Film Festival. A Roma si vedranno anche i nuovi film di Michele Placido, L'ombra di Caravaggio con Riccardo Scamarcio (in sala dal 3 novembre); di Roberto Andò, La stranezza (dal 27 ottobre nelle sale), insolita coproduzione Rai Cinema e Medusa con Toni Servillo nei panni di Luigi Pirandello e i becchini/teatranti Ficarra e Picone; di Gianni Di Gregorio, Astolfo con Stefania Sandrelli; di Giulio Base, Il maledetto e di Edoardo Falcone, Il principe di Roma con Marco Giallini. Ma ci sarà spazio anche per le serie come Boris 4, Django e Romulus II - La guerra per Roma oltre che per un documentario di Giorgio Testi che sta già facendo il tutto esaurito perché si intitola Mahmood e vedrà il cantante sbarcare domani ad «Alice nella città», la manifestazione autonoma e parallela focalizzata sul cinema per e dei più giovani, dove, mercoledì prossimo, terrà una masterclass la collega Emma Marrone protagonista del film di Stefano Chiantini Il ritorno. Tra i colpacci del festival nella Festa, diretto da Fabia Bettini e da Gianluca Giannelli, c'è, dopodomani, la masterclass di Russell Crowe che accompagnerà il lancio mondiale della sua opera seconda da regista, il thriller Poker Face.

La grande novità, che riporta la Festa del cinema di Roma, ormai quasi maggiorenne, alle sue origini, è la reintroduzione del concorso che, come quasi tutte le sezioni (Freestyle, Best of 2022, Absolute Beginners, Paso doble...), per fare gli internazionali, fa a meno della lingua italiana. Si chiama infatti Progressive Cinema e mostrerà 16 film giudicati dalla giuria presieduta dalla regista iraniana Marjane Satrapi.

Non mancano poi i film più attesi della stagione come The Fabelmans di Steven Spielberg, Triangle of Sadness di Ruben Ostlund Palma d'Oro al festival di Cannes, Amsterdam di David O. Russell, Rheingold di Fatih Akin, la miniserie The Last Movie Stars di Ethan Hawke su Paul Newman e Joanne Woodward omaggiati nel poster della Festa e con una retrospettiva di 15 titoli curata da Mario Sesti. Vedremo poi, in Causeway, Jennifer Lawrence nei panni di una reduce della guerra in Afghanistan, in Raymond & Ray, Ethan Hawke e Ewan McGregor scavare la fossa del padre, in Sanctuary, Margaret Qualley nei panni di una escort.

Fuori dal grande schermo, i numerosi incontri iniziano con il Premio alla carriera al regista James Ivory che presenterà anche il documentario A Cooler Climate. Ci sarà poi lo scrittore Daniel Pennac per il doc Daniel Pennac: ho visto Maradona! di Ximo Solano (a proposito di calcio c'è da segnalare l'evento speciale Er gol de Turone era bono di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet), la scrittrice Annie Ernaux, neo premio Nobel per la letteratura, regista, assieme al figlio David Ernaux-Briot, di Les Annees Super 8 e il fotografo Nino Migliori, classe 1926, protagonista del film di Elisabetta Sgarbi Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza.

Curiosa anche la nuova sezione «Absolute Beginners» in cui grandi registi come Luc Besson, James Gray, Stephen Frears,

Mario Martone e Paolo Virzì presenteranno i loro film di esordio, mentre in «Paso doble» si confronteranno a coppia Sandro Veronesi e Francesco Piccolo, Francesca Comencini e Gabe Polsky, Julie Bertuccelli e Valentina Cervi.

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