Ad anni di distanza, Madonna racconta una parte della sua vita tenuta nascosta. La "regina del pop" ha raccontato che nei suoi primi anni di vita a New York, quando era ancora una sconosciuta, fu violentata sotto la minaccia di un coltello.
La popstar lo ha confessato in un articolo scritto per il numero di novembre del magazine statunitense Harper’s Bazaar, in cui racconta che, trascorsa la giovinezza nel Michigan, arrivò nella Grande Mela. "New York non era in nulla quello che pensavo e non mi accolse a braccia aperte. Il primo anno fui violentata sul tetto di un edificio, dove ero stata trascinata con un coltello nella schiena e il mio appartamento fu svaligiato tre volte. Non so perché, visto che non avevo nulla di valore dopo che la prima volta mi avevano portato via la radio". Madonna si racconta in prima persona: "Molti pensavano fossi strana anche per non avevo "molti amici", scrive, ricordando di essersi trasferita nella metropoli per diventare "una vera artista in una città di non-conformisti": "Se non posso osare nel mio lavoro o nel modo di vivere la mia vita, davvero non vedo il motivo di essere su questo pianeta". E non nasconde che fu molto dura: "Non era qualcosa per cui mi ero preparata a Rochester, nel Michigan. Cercare di essere una ballerina professionista, pagare l’affitto posando nuda per i corsi d’arte, fissare le persone che mi fissavano nuda. Sfidarli, loro che mi guardavano pensando non fossi altro che una forma che cercavano di catturare con le matite o il carboncino. È stata una sfida, ma ero decisa a sopravvivere. Dovevo farlo. Ma fu difficile, ero sola e dovevo sfidare me stessa ogni giorno per andare avanti".
Madonna confessa di aver avuto un altro momento "audace", quando decise di adottare David Banda, il piccolo nato in Malawi e che ora fa parte della sua famiglia: anche in quell’occasione superò molte reazioni critiche: "Decisi che la ricchezza mi dava solo imbarazzo e che c’erano troppi bambini al mondo senza genitori o famiglie che li amassero. Non sapevo che adottare un bambino sarebbe stato atterrare in un’altra tempesta. Ma lo feci. E fui accusata di sequestro, di traffico di bambini, di aver usato la mia fama per aggirare la burocrazia, di aver corrotto funzionari, di stregoneria, diciamolo pure. Certamente avevo fatto qualcosa di illegale. Ma fu un’esperienza che mi aprì gli occhi. Un momento decisamente duro nella mia vita. Avevo guardato in faccia le persone che mi criticavano per aver simulato una masturbazione sul palco, per aver pubblicato il mio libro Sex, persino per aver baciato Britney Spears durante una cerimonia di premiazione. Ma cercare di salvare la vita di un bimbo non credevo fosse qualcosa per cui andassi punita.
I miei amici cercavano di consolarmi dicendo di pensare ai dolori di un parto, che fosse il dolore che soffriamo quando diamo alla luce. E questo fu un po' di conforto. In ogni caso, ce l’ho fatta e sono sopravvissuta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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