In una intervista a Libero Quotidiano, Maria Grazia Cucinotta rivela di essere stata messa in guardia sulla pericolosità del nuovo coronavirus fin dal dicembre 2019, ma ammette di aver sottovalutato i consigli che arrivavano dai suoi contatti cinesi.
L'epidemia relativa al nuovo coronavirus è esplosa in tutta la sua drammaticità nel mese di gennaio 2020, ma sembra ormai acclarato che i primi casi sull'uomo si siano presentati fin da dicembre 2019. Nonostante il governo cinese non avesse ancora lanciato l'allarme alla comunità internazionale, casi sospetti si erano già palesati in coda allo scorso anno e a confermarlo arriva anche la testimonianza di Maria Grazia Cucinotta che, grazie ai suoi contatti di lavoro con la Cina, pare poter vantare informazioni particolarmente dettagliate.
L'attrice afferma di non aver avuto chiaro fin da subito il pericolo del contagio ma confessa: "Già prima di Natale i miei amici cinesi mi avevano messo in guardia, consigliandomi di stare in casa il più possibile". Purtroppo Maria Grazia Cucinotta ammette di non aver dato il giusto peso a tali moniti: "Ho sottovalutato il consiglio, dando credito alle istituzioni italiane".
L'attrice alza una lieve polemica sull'iniziale gestione del pericolo coronavirus: "All'inizio c'è stata molta confusione: c'era chi sosteneva che il Covid-19 fosse poco più di una influenza". "Siamo stati mal guidati", sentenzia sicura la Cucinotta. Pur evidenziando di non volersi occupare di politica, la donna avanza delle accuse ben circostanziate: "Questa pandemia è senza precedenti ma, se fossimo stati più previdenti, forse avremmo potuto evitare alcune cose".
Ma il j'accuse della Cucinotta si spinge oltre: "Di certo, ora paghiamo i tagli che sono stati fatti alla sanità. Già prima della pandemia molti ospedali non funzionavano o erano poco attrezzati". "Se ci siamo trovati impreparati è anche per questo", aggiunge senza timore di smentita. Il tema relativo alla sanità sembra stare particolarmente a cuore a Maria Grazia che fa un preciso auspicio: "Spero che per prima cosa rivedremo la sanità e la ricerca, mettendole in primo piano. Non si può pensare di risanare un'attività semplicemente facendo dei tagli: bisogna farla rifunzionare, punto, perché la sanità è un settore vitale".
"Ormai dovrebbe essere chiaro che la salute viene prima dei soldi: non esiste business in un Paese di morti", aggiunge polemica.
Ma la Cucinotta non si limita a critiche generiche e prova anche a mettere in campo una proposta. Facendo riferimento alla morte di molti anziani, l'attrice afferma: "Il mio auspicio è che il governa prenda i soldi delle pensioni risparmiate e li investa per garantire un futuro migliore ai sopravvissuti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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