La serata dei David di Donatello: trionfa Sorrentino

Si è tenuta il 3 maggio la cerimonia di consegna dei Premi di Donatello che celebrano il meglio del cinema italiano della stagione appena conclusa: È stata la mano di Dio tra i film più premiati

La serata dei David di Donatello: trionfa Sorrentino

Dalla cornice di Cinecittà - da sempre simbolo del cinema italiano nel mondo - Carlo Conti e Drusilla Foer hanno presentato l'edizione 2022 dei David di Donatello, premi che celebrano il meglio dell'offerta cinematografica della stagione e che, molto spesso, vengono definiti come gli Oscar italiani. La cerimonia arriva dopo due anni fortemente influenzati dalla pandemia da Covid-19 che non solo ha reso impossibile organizzare dei veri e propri eventi in presenza, ma che soprattutto ha rallentato molto l'industria della settima arte, che spesso è stata costretta a ripiegare sui servizi streaming o a incassare meno del previsto.Tuttavia ora che la situazione sembra nuotare verso acque meno tempestose, i David di Donatello sono tornati in grande stile e hanno premiato alcuni dei titoli più rappresentativi della stagione 2021.

Il trionfo di Paolo Sorrentino

La serata dei David di Donatello è culminata con il premio per il miglior film: premio che è stato consegnato da Piera Detassis, a capo dell'Accademia del cinema italiano. Come era prevedibile, il David di Donatello è andato a È stata la mano di Dio, il film di Paolo Sorrentino per Netflix, in cui il regista ha raccontato la sua adolescenza e la terribile tragedia che l'ha colpita mentre Napoli era vestita a festa per i gol di Maradona, calciatore a cui si riferisce il titolo dell'opera.

Tra i premi più importanti ai David di Donatello c'è senza dubbio quello dedicato alla regia, che quest'anno è andato a Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio, che vince il suo sesto David di Donatello, su oltre venti nomination. Nel suo breve discorso di ringraziamento, il regista ha dichiarato di nuovo il suo amore per la città di Napoli che non solo gli ha dato i natali, ma gli ha permesso di costruirsi il proprio immaginario che ha portato sempre con molto successo sul grande schermo. È stata la mano di Dio ha vinto anche il premio David giovani, il premio deciso da una giuria di giovanissimi. Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Mattia Guerra (Lucky Red), Gabriele Mainetti (Goon Films) in coproduzione con Rai Cinema hanno vinto il premio come miglior produttore per Freaks Out.

Il David di Donatello per il miglior film internazionale è andato a Belfast, pellicola firmata da Kenneth Branagh che racconta la storia del regista, della sua infanzia e di una famiglia colpita dai moti di Belfast. Il premio è stato ritirato dal piccolo Jude Hill, protagonista del film. Salito sul palco, il giovanissimo interprete - a Roma per la prima volta - ha detto di voler continuare la carriera di attore e di sognare di "lavorare in un film della Marvel." Infine ha dedicato il film al pubblico italiano, dicendo che Kenneth Branagh ha deciso di girare Belfast in bianco e nero proprio per omaggiare il cinema italiano.

Gli attori premiati ai David di Donatello

Per quanto riguarda le interpretazioni dei protagonisti del cinema italiano, il premio al miglior attore protagonista è andato a Silvio Orlando per Ariaferma, che così vince il terzo David di Donatello della sua carriera. Nel ricevere il premio l'attore ha detto: "Non me l'aspettavo, giuro su Dio." ha detto tra le lacrime. "Dedico questo premio a mia moglie. Sta bene, non è morta, è viva. È semplicemente Maria Laura, che è sicuramente la persona migliore che abbia mai conosciuto in vita mia." Ariaferma ha vinto anche il premio alla miglior sceneggiatura originale, che è andato a Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valla Santella. Nel film, oltre a Silvio Orlando, c'è anche Toni Servillo. Ariaferma è ambientato in un carcere ottocentesco in via di dimissione, in cui carcerati e guardie si trovano a dover coesistere in una situazione inedita e che sembra suggerire una tensione crescente.

Il premio alla miglior attrice protagonista, invece, è andato a Swamy Rotolo, per il sorprendente A Chiara. La vittoria della Rotolo sancisce anche un record per l'interprete che è la più giovane a ricevere un David di Donatello per la migliore attrice protagonista, avendo appena 17 anni. Salita sul palco, la giovane attrice ha detto: Voglio ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre supportato e sostenuto, le mie sorelle che hanno arricchito questo film e Jonas che oltre ad essere un fratello mi hai fatto conoscere questo mondo e me l’hai fatto amare."

Teresa Saponangelo ha vinto il premio come miglior attrice non protagonista per il ritratto offerto davanti alla macchina da presa per Paolo Sorrentino nel bellissimo È stata la mano di Dio, film presentato in anteprima alla 78a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. "Grazie Paolo," ha detto l'attrice, nel ritirare il premio. "Di avermi dato questa possibilità importante e per te così intima. Il mio pensiero sul set era quello di emozionarti e invece siamo riusciti ad emozionare tante persone". All'interno della stessa kermesse lagunare è stato presentato il film Qui rido io, con Eduardo Scarpetta che si è aggiudicato il premio come miglior attore non protagonista ai David e ha dedicato la vincita al padre, dicendo, tra le lacrime: "Il premio è dedicato anche a mio padre, che ho perso a undici anni e mezzo".

Tutti gli altri premi

Il David di Donatello come miglior sceneggiatura non originale è andato a Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio per il film L'arminauta. L'epiteto "non originale" è dovuto al fatto che la sceneggiatura non è stata scritta ex novo per farne un film, ma è tratta da qualcos'altro: in questo caso dal romanzo omonimo della Di Pietrantonio, edito in Italia per Einaudi. Il David di Donatello per la miglior scenografia è andato a Massimiliano Sturiale e a Ilaria Fallacara per Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti che ha riletto il dramma della seconda guerra mondiale attraverso la lente di un gruppo di "fenomeni da baraccone" con dei poteri speciali che attirano l'attenzione di un ufficiale tedesco che sogna di poter creare un super esercito. Per quanto riguarda i costumi, il premio è andato a Ursula Patzak per il già citato Qui rido io. Il miglior esordio alla regia è andato a Laura Samani per il film Piccolo Corpo, mentre il miglior autore della fotografia è andato, ex aequo, a Daria D'Antonio per È stata la mano di Dio e a Michele D'Attanasio per Freaks Out. Come miglior canzone originale è stata premiata La profondità degli abissi, interpretata e scritta da Manuel Agnelli per il film Diabolik. L'artista, conosciuto anche per essere uno dei giudici di X-Factor, ha vinto alla sua prima candidatura ed è salito sul palco visibilmente emozionato. Il David di Donatello per la miglior acconciatura è andato Marco Perna per Freaks out. Il premio per il miglior trucco, invece, è andato a Emanuele e Davide De Luca e D. Prestopino per Freaks Out. Il film di Mainetti si aggiudica anche il premio per i migliori effetti visivi, andato a Stefano Leoni.

Il miglior montaggio è andato a Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci per il film Ennio, dedicato alla leggenda Ennio Morricone. Il film di Giuseppe Tornatore ha vinto anche il premio come miglior documentario. Il regista, alla sua undicesima vittoria, ha detto: "In queste settimane mi sono chiesto a lungo quale fosse la ragione del successo del film. Non l'ho ancora trovata a dire la verità. Credo che il successo di questo film sia nel modo in cui Ennio si sia raccontato, parlando al pubblico come a un amico di cui ci si può fidare. Dedico il premio a mia madre e a Maria Morricone." Nicola Piovani vince il premio come miglior compositore per il film I fratelli De Filippo. L'artista non era presente a Cinecittà, quindi non ha potuto ritirare il premio.

I premi speciali ai David

La serata dei David di Donatello è stata arricchita anche da alcuni premi speciali. Tra questi quello dato dagli spettatori che è andato ai Me contro te, famoso duo nato su youtube che ha avuto un successo inaspettato, diventando dei vari e propri fenomeni, soprattutto tra i più piccoli. Un altro premio speciale è andato ad Antonio Capuano, regista la cui figura è stata omaggiata da Paolo Sorrentino in È stata la mano di Dio. Ed è lo stesso Sorrentino a premiare il regista, descrivendolo così: "Antonio Capuano è un maestro di libertà e vitalità. Il suo cinema è un ritratto della vitalità. Che è l'unica cosa che conta, al di là della bellezza o bruttezza di un film, è che sia vitale. Mi ha assunto la prima volta, quando non avevo mai lavorato, mi ha assunto in tre secondi." Antonio Capuano ha accettato il premio con un'emozione palese che ha contagiato anche il pubblico. Nel ricevere il David di Donatello, ha detto: "Non capisco perché applaudiate, perché io non me lo merito. Boh, non lo so. Ringrazio tutti i membri dell'accademia, uno ad uno. E questo lo dedico alla mia ragazza che non c'è più.

" Un altro premio speciale è andato a Sabrina Ferilli, che nel ritirare il riconoscimento ha detto: Il premio è sempre qualcosa che gratifica l'ego, non cambia la percezione delle cose ma se arriva ad un certo punto della carriera, dopo 31 anni, dà una certa soddisfazione, le cose belle si fanno con grandi registi, bravi sceneggiatori e bravi attori con cui hai lavorato".

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