Il dietologo Lemme senza freni: "Le donne e i neri sono inferiori"

Ospite a Radio 24, il dietologo affronta diversi temi tra le cui le donne, i migranti, Benito Mussolini e i disoccupati

Il dietologo Lemme senza freni: "Le donne e i neri sono inferiori"

Il dietologo Alberico Lemme è di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta però non per i consigli sul dimagrimento ma per alcune opinioni, alquanto discubili, espresse a La Zanzara.

Ospite della trasmissione radiofonica di Radio 24 condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, il dietologo più discusso d'Italia affronta diversi temi tra cui le donne, i migranti, Benito Mussolini e i disoccupati. Ma andiamo con ordine e partiamo dal gentil sesso: "Gli uomini sono uomini superiori alle donne. Meno male che in Parlamento sono entrate meno donne, è una fortuna. Vedrete che questa volta il Parlamento funzionerà alla grande. Le donne hanno un cervello emotivo, si alzano la mattina e cominciano a fare danni. Ogni volta che c'è una donna a capo di qualcosa succede un disastro, guardate la Merkel e la Fornero che ha lasciato disastri pazzeschi e si è messa a piangere".

Poi la chiaccherata vira sui disoccupati che sarabbero tali per un motivo ben preciso: "Chi sceglie di essere povero fa il povero. Se sono poveri sono loro che insistono a essere poveri. Non hanno voglia di fare un cazzo. Io mi alzo la mattina e lavoro, da 18 anni non faccio un giorno di vacanza. Chi è disoccupato non ha voglia di lavorare, sono sfaticati. Cerco persone da tre anni e non trovo nessuno".

Arriva poi il momento di Benito Mussolini, ritenuto dal dietologo "un grande statista, ha fatto in vent'anni quello che nessuno ha fatto in cent'anni. Ha sviluppato l'Italia, ha creato le colonie, le ferrovie, le industrie, le pensioni, le stazioni, gli ospedali. Purtroppo dopo si è alleato con Hitler". E per concludere in bellezza, gli immigrati: "Non sono razzista ma diversamente tollerante. I neri per esempio sono diversamente colorati. Comunque sono cinquemila anni che sono sulla faccia della Terra e vivono ancora nelle capanne è sotto gli occhi di tutti. Noi importiamo sottocultura, sono culturalmente inferiori.

Sono sottosviluppati". Per poi concludere con una particolare strategia degna della più alta politica internazionale: "Diamogli una pistola e cacciamoli: andate a combattere i nemici della vostra terra".

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