Eric Clapton, soprannominato anche “Slowhand”, potrebbe essere costretto nel prossimo futuro ad appendere al chiodo la sua chitarra, strumento che dai Cream agli Yardbirds, passando per una lunghissima e prolifica carriera solista, l'ha consacrato come uno dei mostri sacri del blues e del rock contemporaneo.
Ad annunciarlo, attraverso un'intervista rilasciata per il magazine Classic Rock, è infatti lo stesso Clapton, classe 1945: “Suonare la chitarra è divenuto per me sempre più difficile, e ho dovuto fare i conti ormai con il fatto che questa condizione non migliorerà”.
Lo stesso Clapton, nato a Ripley, Inghilterra, a causa delle sue complesse condizioni di salute era stato costretto nel 2013 ad annullare alcuni concerti in giro per il mondo. E per quanto lo scorso 20 maggio sia uscito il ventitreesimo album solista del chitarrista, “I still do”, questa condizione sembra destinata solo a peggiorare. “Quest'anno ho sofferto davvero molto. Tutto è iniziato con dei dolori lombari, poi si è lentamente ma progressivamente trasformato in ciò che viene chiamata neuropatia periferica”, ha spiegato ancora l'interprete della struggente “Tears in Heaven”.
Tale patologia degenerativa e inarrestabile colpisce in particolare i nervi coinvolti alle estremità del corpo umano, come appunto le mani o le braccia, e tra le varie cause che possono scatenarla vi è anche l'abuso di alcol.
Proprio in tal senso,
consapevole dei suoi trascorsi e dei suoi problemi di la dipendenza, Clapton ha aggiunto che, tutto sommato, l'essere ancora vivo può essere considerata una “enorme fortuna”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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