"Faccio la contadina e mi sento a casa"

In "All You Ever Wished For" l'attrice recita fra i monti del Trentino

"Faccio la contadina e mi sento a casa"

Tre anni fa stava nuda in piscina, a rimbambire i vecchioni protagonisti del film Youth. La giovinezza di Paolo Sorrentino: era «Miss Universo» e i maschi ululavano. Ora la ritroviamo vestita e sempre bella: si è fatta contadina sulle Alpi italiane, secchio in mano e fazzoletto in testa, impersonando Rosalia nella fiaba All You Ever Wished For di Barry Morrow, sceneggiatore premio Oscar di Rain Man. Il «fantasy», presentato ieri alla Festa di Roma nella sezione «Alice», la vede rinunciare ai suoi sogni per accudire la nonna in Trentino, tra mucche e fieno, mentre una banda di mafiosi rapisce l'aitante rampollo d'una ricca famiglia newyorchese, per nasconderlo tra i monti dove vive lei. Capitomboli e magie, ma l'amore vince: Rosalia sposerà Tyler. Una favola come nella vita vera di Madalina Ghenea, top model rumena e attrice nata a Slatina, l'8 agosto 1988 e cresciuta nei villaggi intorno al fiume Olt. Dopo «flirt» importanti da DiCaprio ai più recenti Gerard Butler e Michael Fassbender la modella ha gettato l'ancora con il milionario Matei Stratan, al quale ha dato la figlia Charlotte, che Madalina ha allattato e cresciuto, senza tata, in quel di Bucarest. Ma è tempo di tornare alla ribalta.

Quale ispirazione per il suo personaggio di contadina?

«Ho trascorso l'infanzia nella campagna intorno a Slatina, seguendo mia madre, veterinaria, durante le sue visite. La mucca Nuta, che si vede nel film, m'ha fatto sentire a casa. Perché io sono una contadina».

Com'è avvenuto l'incontro con il regista Barry Morrow?

«Ci eravamo incontrati ad Haiti, per una causa umanitaria: abbiamo in comune il volontariato. Poi, leggendo il copione del film, ho scoperto che conteneva un messaggio d'amore molto importante. Perché l'amore vince ovunque».

Paolo Sorrentino l'ha fatta recitare senza veli; Morrow la insacca in abiti campagnoli. Si mette alla prova, dimostrando che sa recitare, oltre che essere sexy?

«Anche Sorrentino mi ha messo alla prova: quella scena del personaggio nudo non era poi così bella. E ancor oggi, ci resto male se me ne parlano. Quando Michael Caine, nel film, si avvicina a Miss Universo, scopre che lei ha una sua bellezza interiore. Non amo rivedermi in quel nudo, ma ho apprezzato il messaggio di Youth. Pure la mia Rosalia ha un messaggio: è una giovane donna che rimane con la nonna, tra le montagne. Tutti abbiamo bisogno d'amore e l'amore, in ogni forma e colore, vince sempre».

Oltre ad altre quattro lingue, parla benissimo l'italiano: dove l'ha imparato?

«Da sola. Da bambina guardavo i cartoni di Canale Cinque. E con mia figlia Charlotte, 18 mesi, la mia lingua del cuore resta l'italiano. Anche se le parlo in altre lingue. Perché l'Italia è casa mia».

Da attrice, che cosa le ha donato la maternità?

«Un bambino ti toglie le insicurezze. Prima di Charlotte ero più insicura.

Lei è arrivata in un momento magico: avevo fatto Sanremo e lavorato con Sorrentino. Ho un unico rimpianto: averla avuta tardi».

Progetti futuri?
«Ho girato in Romania un thriller intitolato L'orma. È ora di tornare al lavoro. E continuare il viaggio che è la mia vita».

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