La famiglia Jackson ha paura che Paris si uccida

Dato lo stato emotivo in cui si trova, Paris Jackson viene incoraggiata caldamente da persone a lei molto vicine ad entrare in un cento di riabilitazione, ma lei non ne vorrebbe assolutamente sapere. Lo sostiene una fonte di TMZ che dice che “chi è vicino a Paris insiste nel rehab dopo che le forze dell'ordine hanno dichiarato che la giovane ha effettivamente tentato il suicidio nel fine settimana, finendo in ospedale”.

“Il tentanto suicidio nasconde gravi problematiche psicologiche… Paris soffre di disturbi emotivi e ha problemi di abuso di sostanze. La droga è il suo modo per tenere a bada i suoi fantasmi, ma qualcosa in lei si è rotto e ha provato a uccidersi per poi correre da sola al pronto soccorso a cercare aiuto”, ha raccontato l’insider a TMZ.

Sconvolta dal giorno della messa in onda del documentario "Leaving Neverland", Paris è stata dimessa poche ore dopo essere stata ricoverata grazie all’intervento dei suoi avvocati che hanno minacciato i medici di intentare loro una causa milionaria se la storia fosse venuta a galla.

Queste stesse persone hanno dichiarato al personale medico che avrebbero portata la ragaza al Centro medico dell'UCLA. Così gli operatori sanitari del pronto soccorso presso cui Paris aveva cercato aiuto dopo essersi tagliata le vene dei polsi, l'hanno dovuta lasciare andare via con i suoi avvocati. Solo che Paris all’UCLA non è mai arrivata. È tornata a casa a fingere che non fosse successo niente.

Purtroppo per i suoi famigliari, Paris ha quasi 21 anni e solo lei può decidere se andare a curarsi in un rehab. Un ricovero coatto da parte della famiglia Jackson è da escludersi, anche se porebbe rendersi necessario se la ragazza continuerà nei suoi atteggiamenti autolesionistici.

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