Creedence Clearwater Revival, ovvero la band che a San Francisco, in piena era hippie, sostituisce le tuniche colorate con camicioni a quadri e stivali da cowboy e riporta il rock alle radici blues e rockabilly. Risultato? Classifiche strapazzate in tutto il mondo e 20 milioni di dischi venduti. Dietro al megasuccesso dei Creedence quattro volti ma un solo nome: John Cameron Fogerty.
Fogerty festeggia in questi giorni i 50 anni dei suoi tre album più significativi (Bayou Country, Green River, Willy and the Poorboys) e di Proud Mary, il superclassico definito da Bob Dylan «la più bella canzone del decennio». Per celebrare Fogerty parte in tournée (sarà in talia a primavera) e pubblica l'album dal vivo. 50 Year Trip: Live at Red Rocks, frutto di un concerto dello scorso giugno. Fogerty, 74 anni, ha sciolto i Creedence nel '72 e per oltre 25 anni si è rifiutato di eseguire le loro canzoni. Nel frattempo ha rimpinguato il suo repertorio con classici come Rockin' All Over the World, Centerfield, Hot Road Heart e ha inciso numerosi dischi solisti di successo. Poi ha ripreso in mano il suo repertorio spiegandone le ragioni. «Un giorno sono andato in Mississippi in cerca delle radici del blues. Ho sempre amato Son House e Muddy Waters. Ho visto i campi di cotone e la tomba di Robert Johnson. Lì c'è una piccola chiesa dove ho avuto una folgorazione. Ho pensato che i suoi blues sono stati sfruttati in mille modi ma non hanno mai perso la loro integrità. Così mi sono detto: anche le mie canzoni hanno un loro spirito e una storia che non può essere rovinata dall'industria». Così ora ai suoi concerti si ascoltano roboanti versioni di Who'll Stop the Rain («scritta durante la guerra in Vietnam per sfogare la mia frustrazione»), Green River («ispirata dal Pewter Creek, dove ho imparato a pescare da bambino da un anziano discendente di Buffalo Bill»), la granitica Keep on Chooglin (che dal vivo dura decine di minuti)e la mitica Proud Mary.
Il grande merito di Fogerty è stato quello di inventare il «swamp rock», una musica che prende spunto dal bayou, ovvero dalle paludi della Louisiana. «Ho inventato un territorio musicale fatto di paludi, alligatori, voodoo. Per scrivere un brano swamp ci vuole una chitarra con il tremolo, una voce potente dal timbro gospel, testi che parlino di fantasmi, licantropi, luna piena». Nascono così pezzi come Born On the Bayou e Bad Moon Rising.
«Gli hippies volevano una nuova America - replicò Fogerty - senza capire che la vera America è il Grand Canyon, il Montana, le cascate del Niagara, Elvis, il blues di Chicago. L'America non è una piccola élite, è la gente comune, e io vedo con gli occhi del proletariato». Alla fine, come si vede, l'ha avuta vinta lui ancora una volta.
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