Gambe e braccia strappate: il monologo choc in tv

La fiaba la "Principessa e il Telaio" dedicata a Luana, morta a 22 anni sul posto di lavoro, ha fatto discutere i social: ecco perché

Gambe e braccia strappate: il monologo choc in tv

Un pugno nello stomaco. La morte di Luana, strappata alla vita a soli 22 anni mentre era sul posto di lavoro, ha scosso e non poco le coscienze di un intero Paese. La storia di questa ragazza che ha lasciato un bimbo di 5 anni ha di fatto commosso tutti per la crudeltà con cui la morte è entrata in quel maledetto stabilimento. Un corpo dilaniato da un macchinario tessile e quella frase di un bimbo che squarcia il silenzio del dolore: "Se prego la mamma torna?".

E il caso Luana è stato la centro del consueto monologo di Stefano Massini a Piazza Pulita. Lo scrittore e attore ha dedicato alla ragazza una fiaba, "La Principessa e il Telaio". Il testo della fiaba parla di una donna che trasforma i tessuti in vestiti lavorando per un Mago, l'imprenditore. Ma nella fiaba arrivano la crisi e la pandemia e cos' il Mago chiede più produzione alla principessa che man mano, tra un'operazione l'altra per la tessitura, perde prima un braccio, poi una gamba, poi l'altro arto inferiore finché non viene travolta dal macchinario. La rappresentazione "plastica" della fiaba avviene con una bambola stretta tra le mani dello stesso Massini a cui minuto dopo minuto vengono staccate braccia e gambe.

Una scena abbastanza forte che non tutti sui social hanno apprezzato: "Io non lo sopporto. Troppo carico, finto, teatrale... Non per la scelta dell’argomento ma per l’eccesso...". E ancora: "Ma Stefano ha finito le idee? Peggio di così non poteva...". Altri commenti sono ancora più feroci: "Alla povera Luana nonfu neppure risparmiata questa paraboletta...". C'è anche chi lo invita a riflettere: "Pezzo di grande impatto emotivo, quello di #Massini. Ma ancora non sappiamo se il datore di lavoro della povera Luana fosse proprio un Mago Cattivo...". Ma va detto che altri utenti sui social hanno apprezzato il suo monologo con la bambola fatta a pezzi: "Mi hai commosso", "Sei stato molto bravo", hanno scritto diversi telespettatori su Twitter. Resta però il punto di quel corpo fatto brandelli nella realtà e spezzato ancora anche in tv. Forse si poteva evitare questo ennesimo strazio e denunciare la condizione dei lavoratori in Italia in un altro modo, magari senza quella bambola con le gambe e le braccia staccate.

Il contenuto della fiaba di Massini fa sicuramente riflettere ed è d'impatto. Ma un soffio di vento di rispetto in più su quel povero corpo martoriato sul posto di lavoro non avrebbe certo tolto nulla alla narrazione e alla denuncia portata davanti alle telecamere. Qui la clip completa. Giudicate voi.

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