In attesa della prima udienza che il prossimo venerdì vedrà Meghan Markle sedere in aula per la causa da lei intentata contro Associated Newspapers, editore del tabloid Mail on Sunday, reo a suo dire di aver invaso la sua privacy pubblicando stralci di una lettera inviata a suo padre Thomas Markle Sr. alla vigilia delle sue nozze reali nel maggio 2018, ecco che saltano fuori, secondo quanto riferito da Reuters, i messaggi che il Principe Harry avrebbe inviato al suocero nel tentativo di convincerlo a non parlare di sua figlia con i tabloid. Senza risparmiarsi in parole che a molti sui social sono sembrate "minacce tipiche di chi sa di essere un uomo con agganci potenti”.
Negli sms divulgati ai media si legge: "Tom, sono ancora Harry! Ho davvero bisogno di parlare con te. Non devi scusarti, capiamo le circostanze ma ‘esporsi in pubblico’ non farà che peggiorare la situazione. Se ami Meg chiamami perché ci sono altre opzioni che non implicano che tu debba parlare con i media, che per inciso hanno creato l'intera situazione", scrive il Principe Harry dando ancora una volta la colpa ai tabloid, quando era ben al corrente che la lettera era stata venduta proprio dal suocero al Mail on Sunday. Questa parte dell’sms è stata interpretata sui social come "il tentativo di blandirlo, di disinnescarlo prima che la situazione precipitasse creando ulteriore imbarazzo a Corte", perché poi, come fanno notare in molti, il messaggio prosegue con ben altri toni, risolvendosi in un invito che ha però il suono di una velata minaccia.
"Quindi – aggiunse Harry - per favore chiamami per poterti spiegare. Meg e io non siamo arrabbiati, dobbiamo solo parlarti. Grazie. Oh, qualsiasi tuo tentativo di parlare con la stampa si ritorcerà contro di te, credimi Tom. Solo noi possiamo aiutarti, come ti abbiamo dimostrato dal primo giorno". Il tono intimidatorio del Principe Harry ha molto colpito i sudditi inglesi che sui social si interrogano sul cosa abbia comportato l’ammonirlo a tacere "perché tutto ti si ritorcerà contro" e c’è chi avanza ipotesi. "Un dossieraggio per tenerlo in pugno e ricattarlo? Una campagna stampa contro di lui?", mentre altri concludono che i Sussex si sono già vendicati tagliandolo fuori dalla loro vita fino al punto di non fargli mai incontrare il nipotino Archie.
Questi sms sono stati diffusi poche ore che la coppia ha annunciato che avrebbe rotto i legami con quattro tabloid britannici, accusati di creare fake news denigranti nei loro confronti al solo scopo di fare click bait. Thomas, che non accompagnò all’altare la figlia, sostituto dal Principe Carlo, ha tutta l’intenzione di difendersi dall’accusa di aver divulgato per soldi la lettera della figlia. All’inizio la sua assenza al matrimonio fu fatta passare per l’impossibilità di volare dagli Usa per via di un serio problema cardiaco, ma poi da Palazzo qualche insider fece trapelare la verità dei rapporti tra padre e figlia che, a quanto pare, sono talmente deteriorati che i due testimonieranno l’uno contro l’altro venerdì prossimo, esponendo ciascuno la propria versione dei fatti.
Secondo insider di Page Six pare che Thomas Markle Sr. non abbia alcun timore della figlia perché a sostenerlo nella difesa ci saranno gli avvocati del Sun, Daily Mail, Daily Mirror e Daily Express, i tabloid che i Sussex hanno con un comunicato stampa accusato apertamente di pubblicare "notizie distorte, false e invadenti oltre qualsiasi ragione". I due hanno inviato una lettera alle redazioni di queste quattro testate in cui chiariscono di non voler avere nessuna collaborazione di alcun tipo con loro poiché "le loro vite sono state demolite per nessun altro motivo se non il fatto che i pettegolezzi falsi fanno aumentare le entrate pubblicitarie".
Senza alcun timore che queste testate possano scatenarsi nei suoi confronti ora che Meghan li ha pubblicamente etichettate come fabbriche di fake news per click bait, spingendo i loro lettori a chiedersi se quanto leggono sia vero o inventato di sana pianta, la Duchessa del Sussex non si è messa in una situazione facile.
Meghan, come si legge sui social, non gode di "attendibilità" perché come attrice sa come manipolare la stampa e suggerire una narrativa. Il punto è che nel Regno Unito non c’è riuscita a causa dei suoi capricci da diva e per la maggioranza dei sudditi di Sua Maestà "invece di fare autocritica e correggere il tiro ha fatto la Megxit scappando via e adesso vuole dare tutta la colpa ai media per la sua pessima immagine pubblica". La Duchessa è accusata di recitare fin troppo bene il ruolo della vittima, cercando di accostare la sua immagine a quella di Lady Diana, anche lei incompresa e perseguitata dai tabloid. Ma gli inglesi ricordano bene l’intervista con Tom Bradby dell’ottobre scorso in cui Meghan si sfogò con gli occhi lucidi dicendo "esisto, non vivo", facendo così finire nell’occhio del ciclone la Royal Family su cui pesò il sospetto di non averla mai accettata non per snobismo, ma per razzismo.
"In quell’occasione non si fece scrupolo a usare lei i media. Quel che non sopporta – notano in molti - è il non avere controllo sui tabloid a cui non può imporre di scrivere bene di lei dato che non sono il suo ufficio stampa". Dopo le prime critiche mosse per il suo costoso stile di vita sulle spalle dei contribuenti inglesi, sono iniziati i dissapori con la stampa, culminati con il tenere segreti i dettagli della nascita e del battesimo di Archie e comunicando con i sudditi tramite social, scavalcando il medium della stampa, tagliata fuori dalla vita dei Sussex.
Meghan è pronta ad affrontare la grande balena bianca dei tabloid inglesi, spalleggiata dal marito Harry che li ritiene tutt'oggi colpevoli della morte di sua madre Lady Dana che trovò la morte a Parigi in un incidente d’auto nel tentativo di superare i paparazzi che la stavano inseguendo. Thomas Markle sarà chiamato a testimoniare nel processo che vede la figlia e il genero chiedere i danni al tabloid britannico che Meghan accusa di aver violato la sua privacy, dati personali e copyright pubblicando una sua lettera molto personale da lei scritta al padre.
Il giornale si era difeso adducendo il fatto che quella lettera fosse di "enorme e legittimo interesse pubblico" e che con la Famiglia reale avesse sempre avuto "ottimi rapporti personali di collaborazione". Prima del ciclone Meghan, naturalmente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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