Com'era inevitabile, l'intervista rilasciata da Francesco Totti al Corriere della sera ha generato un importante terremoto mediatico. Com'è ormai consuetudine, si sono nuovamente definiti schieramenti netti tra chi considera irresponsabile l'intervista in cui l'ex capitano rivela retroscena privati della separazione e chi, invece, lo supporta dopo mesi in cui è stato additato come unico responsabile della separazione da Ilary Blasi. Ma mentre la diretta interessata ha deciso di tacere e si mostra a casa della nonna mentre mangia la pasta fresca, ci sono altri che parlano al posto suo. Prima fra tutti, Selvaggia Lucarelli che con un post social ha duramente criticato la scelta di Francesco Totti.
La giornalista la definisce "un'intervista sciagurata", che è stata "evidentemente concordata con chi lo sta affiancando nella sua battaglia legale e pensa che lo stile dei divorzi anni ‘90-2000 in cui vinceva chi tirava fuori più scheletri dall’armadio altrui, funzioni ancora". Secondo Selvaggia Lucarelli, questo sistema non funzionerebbe e questa resta solo un'intervista "rancorosa, indiscreta, volgare". Selvaggia Lucarelli, come al solito, non usa mezzi termini nel suo affondo contro l'ex capitano e spiega a lui, ma evidentemente anche i suoi legali, che "non funziona il tono vittimistico da eroe maschio che depone lo scudo e non ha la moglie sufficientemente accudente". La giornalista critica il fatto che Totti abbia dichiarato che non sia stato lui il primo a tradire e che "viene il sospetto che in casa andasse a tutti bene così, finché poi non ti becca Signorini".
Tra battute e passaggi forzatamente ironici, Selvaggia Lucarelli considera quello di Francesco Totti come un "autogol" utilizzando una metafora legata alla precedente professione del capitano della Roma. Tanti i commenti giunti alla giornalista e, tra questi, anche quello di Gabriele Muccino, le cui vicende matrimoniali (con relative accuse) sono spesso finire sulle pagine dei tabloid e dei giornali di gossip. "Il legale di Totti io l’ho conosciuto bene. L’ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni", dice il regista. La sua esperienza non è stata positiva, lui l'ha definita "un divorzio cadenzato da illazioni pericolose", nonché "un divorzio portato avanti a forza di denunce penali totalmente pretestuose e inventate: 8 in tutto".
Tutte le accuse nei suoi confronti sono poi state archiviate: "Erano fumo, erano latrare di cani, armi per spaventarmi, erano la tattica e la strategia che questa nota avvocatessa romana adotta schiacciando vite di persone che si sono amate come fossero noci. I figli? Traumatizzati a vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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