Ha ventisei anni, e sta per raggiungere quota quaranta film nel curriculum. Kristen Stewart, che il mondo ha conosciuto come l'eroina Bella di Twilight (la sua primissima apparizione al cinema è stata in Panic Room, accanto a Jodie Foster nel 2002) è infaticabile. Fra agosto e dicembre sarà al cinema in ben quattro film molto diversi fra loro.
Il primo è Equals, nelle sale il 4 agosto, film fantascientifico a metà fra l'utopico e il distopico, che ipotizza una società in cui i sentimenti sono stati cancellati. Prevale il raziocinio, non ci sono più amore e odio e di conseguenza non ci sono più guerre. Ma una strana malattia colpisce i protagonisti, Kristen Stewart e Nicholas Hoult, che quindi iniziano a provare amore e sfidano le regole imposte dal Collettivo. Prodotto da Ridley Scott e diretto da Drake Doremus, il film, presentato lo scorso anno a Venezia e Toronto, è stato recentemente al Giffoni, il festival per ragazzi sulla costiera amalfitana. Equals infatti si rivolge al pubblico degli adolescenti, lo stesso che ha amato Twilight e venerato la Stewart nei panni di Bella. "Mi piace di Equals l'idea che l'essere completamente razionale, mai vinto dagli istinti e dalle passioni, non aiuta l'uomo. L'assoluta incapacità di provare sentimenti e istinti non ti fa essere più lucido o migliore, in nessun campo, non ti fa andare avanti. L'uomo ha bisogno di passione per progredire. Dobbiamo ricordarci sempre che siamo noi i responsabili della nostra felicità e che siamo fatti per innamorarci", dice la Stewart, che a settembre sarà di nuovo nelle sale con Café Society, il nuovo film di Woody Allen, presentato a Cannes, che racconta di un giovane newyorchese (Jesse Eisenberg) che si innamora della segretaria del potente zio (Steve Carell) nella Hollywood degli anni Trenta.
"Credevo mi odiasse - dice la Stewart di Woody Allen - che si fosse assolutamente pentito di avermi ingaggiato". Allen infatti si aspettava una creatura eterea, stile Audrey Hepburn, come la segretaria che interpreta nel film, ma la giovane attrice californiana nella vita reale è una specie di ragazzaccio. "Ma ero determinata a dimostrargli che, una volta abbassato il ciak, mi sarei trasformata in ciò che voleva. Credo di esserci riuscita".
Certain Women, "Certe donne", è il terzo titolo che vede protagonista l'ex star di Twilight e che uscirà ad ottobre negli Stati Uniti. Diretto da Kelly Reichardt, il film racconta le intersezioni nella vita di tre donne (oltre alla Stewart, Michelle Williams e Laura Dern) in una piccola città dell'America profonda. Infine a dicembre uscirà Personal Shopper, thriller psicologico che racconta una storia di fantasmi nel mondo della moda di Parigi. Presentato anche questo a Cannes, dove ha ricevuto critiche discordanti e anche fischi di parte del pubblico, il film è stato premiato con il riconoscimento al miglior regista, Olivier Assayas, che aveva già lavorato con la Stewart in Sils Maria. "Quando vai a Cannes non sai mai cosa aspettarti - racconta lei che, a dispetto dei suoi ventisei anni, è un'attrice talmente consumata da conoscere perfettamente come funziona il mondo dei festival - ma non è la possibile reazione di pubblico e critica che mi ferma dal far parte di un progetto difficile. Io di solito scelgo i miei copioni 'di pancia'. Non riesco mai a pensare a cosa farà bene o male alla mia carriera.
Se una sceneggiatura mi piace, mi trasmette qualcosa, allora devo farne parte, anche se è difficile, anche se le potenzialità di un fallimento sono evidenti. Anzi, più difficile è la sfida, più mi butto a capofitto nell'impresa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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