Lady Diana ha subìto attenzioni, curiosità e pressioni per gran parte della sua vita, persino in gravidanza. Forse, memori di tutto questo e per evitare il clamore mediatico, Harry e Meghan hanno scelto di proteggere la nascita del loro Royal Baby, garantendogli l’atmosfera ovattata dell’intimità familiare. Diana Spencer, racconta Vanity Fair, si sentiva oppressa soprattutto quando era incinta del suo primo figlio. Nella biografia del giornalista Andrew Morton, “Diana: Her True Story”, si legge che il parto della principessa fu indotto in un giorno che non interferisse con il programma di polo del principe Carlo. Questo sconcertante aneddoto venne rivelato proprio da Diana, la quale ricordò anche le pressioni subite per mettere al mondo un maschio.
“Quando abbiamo avuto William, abbiamo dovuto trovare un giorno adatto a Carlo e alle sue partite. Non riuscivo più a sopportare la pressione della stampa, era come se tutti mi stessero monitorando. Ad ogni modo, il ragazzo poi è arrivato, con grande eccitazione". William nacque il 21 giugno 1982, ma leggere queste dichiarazioni fa ricordare storie più antiche di dinastie che contavano sulla nascita di un erede per sopravvivere. Harry venne al mondo due anni dopo ma, secondo il commento di Lady Diana, Carlo espresse un certo disappunto: “Carlo ha sempre voluto una bambina. Io sapevo che Harry era maschio, avevo visto l’ecografia. Non glielo dissi. Quando glielo mostrai, una volta nato, il primo commento fu ‘Oddio, è un maschio. E ha persino i capelli rossi’”.
Stando a quanto riportato da Morton, il principe Carlo espresse di nuovo rammarico durante il battesimo del secondogenito, ma quella volta trovò la secca risposta della madre di Diana, la quale disse che era stato fortunato ad aver avuto un bimbo sano.
La principessa prosegue ricordando che le sei settimane precedenti alla nascita di Harry furono il periodo più felice del suo matrimonio: “Purtroppo quel periodo non è durato”. Il resto è storia. Una tragica storia.
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