"Non salirei più sul palco per sostenere Virginia Raggi. Sono stato strumentalizzato". Claudio Santamaria fa mea culpa e, in un'intervista pubblicata sull'inserto Liberi Tutti del Corriere della Sera, aggiunge: "E poi visto l'andazzo generale non lo rifarei. Non mi piace quando mi etichettano come grillino".
"Io ho creduto in un sogno, ho sperato in un progetto. In generale mi sono pentito di essermi esposto politicamente", dice l'attore che si è appena trasferito a Milano con la moglie, la giornalista Francesca Barra in una casa sui Navigli che ha le sembianze di una factory. "Milano è una città dinamica, piena di energia non aggressiva, non pesante, creativamente stimolante.
C’è un’atmosfera europea che mi piace molto", sottolinea Santamaria che, invece, parla con una certa malinconia della Capitale. "Roma resta una delle città più belle del mondo, se non la più bella. Ma è come se ci fosse questa grande bellezza dormiente che non sento vicino a quello che voglio fare", conclude l'attore.
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