Lina Wertmüller: "Le molestie? Ci sono sempre state, quando serviva io menavo"

La grande regista, che sarà omaggiata al prossimo Festival di Cannes, ammette che "farsi obbedire non è questione di sesso: ci vuole il carattere, io sul set menavo"

Lina Wertmüller: "Le molestie? Ci sono sempre state, quando serviva io menavo"

Lina Wertmüller è l’anticonformista del cinema italiano. La regista dagli occhiali bianchi, famosa per il suo stile personale e irriverente, i titoli lunghissimi dei suoi film e la rara capacità di spaziare in tutti i generi più popolari, spegnerà 91 candeline il prossimo 14 agosto. La Wertmüller ha conquistato l’Italia e l’America e ora il 72esimo Festival di Cannes le renderà omaggio, nella sezione Cannes Classics, con la proiezione di “Pasqualino Settebellezze”, il film che nel 1977 conquistò quattro nomination agli Oscar e fece di lei la prima regista della storia candidata alla statuetta.

Di celebrazioni e premi – ha raccontato in un’intervista a ‘Il Messaggero’ – non mi è mai importato. Ho lavorato tutta la vita per il gusto di farlo e trasmettere agli altri un po’ di gioia”. Regista acclamata e invidiata, la Wertmüller è sempre incurante delle mode imperanti. Anche quando l’argomento è spinoso come quello delle molestie sul lavoro, che hanno coinvolto personaggi illustri del cinema internazionale, a partire dal produttore Harvey Weinstein.

Lina Wertmüller: "Farsi obbedire è questione di carattere"

Le molestie – spiega Lina Wertmüller – ci sono sempre state. Oggi vengono amplificate dai media e forse ultimamente si è esagerato con la caccia alle streghe. Ma spero che tutto questo serva a cambiare le cose, a garantire più rispetto”.

Farsi obbedire – continua la regista – non è questione di sesso. Ci vuole il carattere. Sapevo il fatto mio. Ero capace di impormi. E, quando serviva, menavo”. E cita un episodio accaduto durante le riprese di uno dei suoi film più celebri, ovvero “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo.

Protagonista di questo aneddoto Luciano De Crescenzo, che nel film interpretava il geologo Janniello: “Sul set di ‘Sabato, domenica e lunedì’ non la finiva di gesticolare, così gli morsi un dito. Lui? Smise immediatamente di agitare le mani”.

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