Massimo Boldi: “Temevo di morire, ma sto bene"

Massimo Boldi racconta la sua quarantena lontano dalla fidanzata Irene ed esprime il suo parere in merito alla pandemia e al Governo

Massimo Boldi: “Temevo di morire, ma sto bene"

La quarantena di Massimo Boldi procede “così così”: l’attore e regista sta trascorrendo questo periodo con la figlia Marta e la governante, ma è lontano dalla fidanzata Irene che non vede da più di un mese.

Visti i tempi che corrono, la paura di essere colpito dal coronavirus o di morire Boldi ce l’ha avuta ma, ad oggi, l’età non gli pesa affatto. “Paura di morire? Sì – ha spiegato lui in una intervista a Libero - . Ho 74 anni, anche se ne dimostro sessanta, sto bene e trom..”. Così Massimo ha messo a tacere chiunque possa pensare che l’età anagrafica inizi a farsi sentire e ha confermato il prosieguo della sua relazione con la 40enne Irene.

Nonostante il lockdown li stia tenendo lontani, Boldi e la compagna non si perdono di vista grazie al telefono. “Un mese fa, anzi di più, abbiamo fatto l’ultimo weekend insieme e le ho detto: ‘Non ci vedremo più, sento l’odore di imbroglio– ha raccontato - . Meno male ci sono i telefoni”.

L’attore parla proprio di imbroglio dimostrando di non condividere affatto le restrizioni decise dal governo durante questa emergenza. “Ritengo questo coronavirus un castigo di Dio. Un po’ esagerato...Il virus è arrivato ora che abbiamo un governo debole, che fa quello che si può: ossia nulla – ha tuonato Boldi – [...] Il nostro è un governo fatto da dilettanti non votati. Solo i 5 stelle sono stati votati, gli altri si sono aggregati. Fossi stato in Conte, davanti ad una situazione così, avrei lasciato [...] E forse avrebbero sostituito qualche ministro con personaggi più d’esperienza”.

Secondo Massimo Boldi il virus sarebbe “qualcosa di organizzato per dare 20/30 anni in più al pianeta”. “Sono dalla parte di Vittorio Sgarbi e Red Ronnie – ha fatto sapere - . È un virus, può uccidere come le altre malattie. Ma è diventato una pandemia perché lo hanno fatto diventare pandemia”.

Se il pianeta, il clima e l’ambiente stanno tornando a respirare proprio grazie alla riduzione dell’inquinamento, però, Massimo Boldi torna a sottolineare come questa situazione creerà gravi danni all’economia e al settore del cinema. Quasi certo che il cinepanettone con Taylor Mega, Enzo Salvi e Wanda Nara salterà, l’attore sta studiando per il nuovo film di Pupi Avati e ha avanzato una proposta per non mandare il mondo dello spettacolo al collasso.

Io ho avuto un’idea: per non stare appiccicati, riapriamo i cinema Drive In. I film direttamente in tv? A mali estremi, estremi rimedi – ha sottolineato, concludendo con una precisa richiesta al governo per il suo settore - . [...

]La politica dovrebbe aiutare l’arte e lo spettacolo, se no va a finire come la sanità: dove sono finiti i soldi? La nostra professione è fatta di pubblico, oggi puoi fare solo la tv [...]”.

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