Domenica 27 Gennaio è stato presentato al Sundance Film Festival il documentario “Leaving Neverland” che racconta i presunti abusi sessuali di Michael Jackson verso due minori. Contestatissimo prima ancora di essere proiettato, qualche ora dopo che il pubblico e la stampa hanno visionato in anteprima le 4 ore di girato, non è mancata la critica pungente della famiglia Jackson. Già quando è stata annunciata l'uscita del documentario, è stato definito dagli eredi "oltraggioso", ora la situazione è decisamente fuori controllo.
In una nota che è stata inviata direttamente alla direzione del festival, pubblicata poi dal Rolling Strone, i membri della famiglia del cantante affermano: “Non è un documentario, è quel genere di massacro da tabloid che Michael Jackson neanche quando era in vita è mai riuscito a sopportare.” Le critiche più che altro non sono rivolte al regista, ma la famiglia si rivolge a Wade Robson e James Safechuck, i cui racconti dei presunti abusi sono al centro di “Leaving Neverland.”
“Sono bugiardi. Il film prende accuse non confermate e legate a cose che sono avvenute 20 anni fa e li tratta come fatti avvenuti realmente. Wade e James hanno fornito elementi senza nessuna prova, il che significa che l’intero film si basa sulle dichiarazioni di due spergiuri.
” Secondo la famiglia di Jackson sono stati i soli che hanno spinto i due a dichiarare il falso. “Hanno avanzato delle rivendicazioni sull’eredità di Michael” si legge nella nota.Intanto il documentario è stato acquistato dalla HBO, la rete che trasmette il trono di Spade, e arriverà in tv in primavera.
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