Non c’è pace per Michael Jackson. Le persone che si occupano del suo patrimonio criticano un documentario che sarà presentato a fine mese durante il Sundance Film Festival, come racconta il Daily Mail.
Nel documentario - che si intitola “Leaving Nerveland” dal Neverland Ranch, il nome della residenza di Jackson - sono infatti contenute le testimonianze di due uomini che hanno raccontato di aver avuto relazioni a lungo termine con il re del pop, quando avevano 7 e 10 anni. L’opera è stata definita dai legali “un’ennesima lurida produzione nel tentativo oltraggioso e patetico di sfruttare e fare cassa alle spalle di Michael Jackson”.
“Leaving Neverland” è stato annunciato nel programma del Sundance, che si svolgerà dal 24 gennaio al 4 febbraio. L’altro documentario annunciato è invece “The Brink” ed è su Steve Bannon, ex capo stratega della presidenza di Donald Trump.
“Attraverso strazianti interviste con gli uomini ora adulti e le loro famiglie - si legge nella sinossi del documentario su Jackson - Leaving Neverland crea un quadro di sfruttamento e prolungato inganno, documentando il potere della celebrità che ha permesso a una figura venerata di infiltrarsi nelle vite di bambini abbagliati dalla fama e dei loro genitori”.
Non si sa però chi siano questi due trentenni, ex bambini, al centro del film, che è stato tra l’altro prodotto dal premio Bafta Dan Reed.
Coloro che si occupano del patrimonio del cantante hanno inoltre definito la pellicola “solo un altro rifacimento di accuse datate e screditate”, dato che le accuse per molestie nei confronti di Jackson sono cadute nel 2005. L’artista è scomparso 4 anni dopo, nel 2009.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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