«Modigliani, 13 falsi alla mostra» La replica: «Opere già esposte»

Carlo Pepi, esperto dell'opera di Amedeo Modigliani, «attacca» la mostra in corso a Palazzo Ducale, a Genova: «Stanno tutti zitti, tutti buoni. Ma la mostra su Modigliani a Genova andrebbe rivista, perché ci sono almeno 13 opere dubbie» è l'accusa. Come ha spiegato Il Secolo XIX, secondo l'esperto «tre dipinti» a doppia firma «sono male attribuiti, oltre che all'autore Kisling, anche a Modigliani, che invece non c'entra nulla». Si chiede il critico: «Perché i grossi espertoni continuano a non intervenire?». Anche su Facebook, Pepi invita a «verificare le opere che sono state proposte e riunite nell'allestimento», perché lui ha «la certezza che ce ne siano parecchie non autentiche». Ex fondatore e direttore di Casa Modigliani, nel 1984 Pepi smascherò la burla delle tre celebri «teste»: «Non è difficile accorgersi che ci sono diversi falsi in quella mostra di Genova. Mi è bastato vedere il catalogo e me ne sono accorto», ha spiegato Pepi, che al Secolo XIX. Tra le opere «platealmente false», secondo Pepi, Cariatide rossa, Gli sposi, Chaim Soutine e Nudo disteso.

In un comunicato, la Fondazione per la cultura di Palazzo Ducale ha espresso «tutto il suo stupore circa le affermazioni del Signor Pepi». Ha specificato che la mostra «ha un curatore prestigioso, Rudy Chiappini», il quale ha replicato: «Non conosco Carlo Pepi»; a proposito del Nudo disteso ha spiegato che era già stato esposto in grandi occasioni, mentre il ritratto di Chaim Soutine era stato esposto a Pisa nel 2014 e a Torino nel 2015.

Aggiunge la Fondazione, che si riserva di «adire alle vie legali»: «Le opere esposte provengono da grandi musei, tra cui la Pinacoteca di Brera, il Museo del Novecento, la Galleria civica d'Arte moderna e contemporanea di Torino, il Musée de l'Orangerie e il Musée Picasso di Parigi, il Fitzwilliam di Cambridge e il Musée des Beaux-Arts di Anversa», mentre quelle private sono «tutte opere più volte esposte o pubblicate».

RedCult

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