Nel "diario di Joker" la morte di Ledger

L'attore aveva creato un diario per riuscire a impersonare al meglio il nemico di Batman. Le ultime parole: "Bye bye"

Nel "diario di Joker" la morte di Ledger

Heath Ledger aveva passato sei settimane chiuso in una stanza d'albergo per riuscire ad impersonare al meglio Joker ne Il cavaliere oscuro. In queste sei settimane aveva tenuto un diario in cui veniva annotato ogni singolo pensiero che gli passava per la testa. Tra le pagine anche immagini di fumetti e fotografie. E, soprattutto, due parole: "Bye Bye". Addio. Una tragica profezia?

Un documentario tedesco, intitolato Too young to die, racconta gli ultimi giorni di Heath. Come scrive Repubblica, nel "diario di Joker", "le pagine si fanno sempre più fitte, appaiono carte da gioco appiccicate su un foglio, istantanee dai fumetti di Batman, foto di iene e clown con sorrisi inquetanti, o da Arancia meccanica.

Spunta anche la parola 'chaos' che scorre nel documentario di Freyer, e qualche battuta dal film di Nolan. Tutto appuntato. Al fianco del diario, l' Oscar come miglior attore non protagonista: a ritirarlo era stata la famiglia, secondo le volontà dell' attore".

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