"La preparazione dei pasti, dell'abbigliamento o dei bagagli poteva scatenare scatti d'ira e comportamenti aggressivi". È quanto si legge nell'atto di citazione civile che i legali di Laluna Maricris Bantugon, filippina di 44 anni ex colf di Gianluca Vacchi, hanno presentato presso il tribunale del lavoro. La donna chiede 70mila euro tra straordinari e tfr non pagati. Nel lungo fascicolo di accuse, Laluna parla di tre anni e mezzo di turni massacranti, straordinari mai ricevuti, ferie e riposi mai goduti. Ma soprattutto di minacce, vessazioni e addirittura aggressioni, che avrebbe subito da Mister Enjoy.
"Quando lui cercava le medicine che aveva perso e non trovava più. Ci convocava e noi andavamo in bagno a cercarle. Intanto, mentre noi frugavamo nei cassetti, lui ci lanciava addosso delle bottiglie", ha raccontato la 44enne a Repubblica, che ha pubblicato alcuni stralci delle registrazioni, in cui Vacchi parla di questi episodi e minaccia di "multare" i suoi dipendenti per le mancanze. Fatti che non sarebbero rimasti isolati e che Laluna ha descritto con dovizia di particolari.
La rabbia di Vacchi sarebbe esplosa anche durante le registrazioni dei suoi popolari video per TikTok e Instagram, nei quali - a volte - sono comparsi anche i suoi collaboratori domestici. "In alcuni casi dovevamo partecipare in prima persona ai video, anche se non volevamo comparire. Dovevamo presentarci vestiti con il grembiule da cameriere. Una volta abbiamo girato un filmato con dei colleghi maschi, uno ha sbagliato una mossa e lui gli ha dato una botta sul petto", ha rivelato la donna.
E poi ancora le parolacce, le bestemmie e i turni massacranti fino a venti ore consecutive, quando il personale era ridotto per sopperire alle assenze. A Repubblica Laluna Maricris Bantugon ha raccontato che gli ospiti di Vacchi arrivavano a tutte le ore: "C'erano sempre degli ospiti che arrivavano a tutte le ore del giorno e della notte. Ricordo che alle sei e mezza di mattina arrivava la massaggiatrice e dovevo aprire io dopo i party notturni in cui avevo servito". Chiedere di rispettare il contratto di lavoro sarebbe stato superfluo: "Non dovevi lamentarti". E lei di quel lavoro aveva estremamente bisogno. Gli ultimi mesi di impiego - in pieno lockdown - sono stati i peggiori e alla fine Vacchi l'avrebbe mandata via.
"Non si calpestano in questo modo i diritti di chi lavora per te. E adesso in tribunale rivendico solo quello che mi spetta, avendo piena fiducia nella giustizia italiana", ha concluso Laluna in attesa della prima udienza fissata per il prossimo novembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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