"Non sono malato. Ho perso 27 chili e sto meglio"

Quando è tornato in onda, lo scorso 10 settembre, Paolo Del Debbio ha stupito tutti con una nuova immagine: molti chili in meno e ciuffo indietro ma dietro non c'è nessuna malattia, solo la volontà di star meglio con se stesso

"Non sono malato. Ho perso 27 chili e sto meglio"

Cos'è successo a Paolo Del Debbio? Questa è la domanda ricorrente nei telespettatori del giornalista di Rete4. Tornato in onda lo scorso 10 settembre con il suo Dritto e Rovescio, Del Debbio si è mostrato dimagrito, passando da una taglia 62 a una taglia 52, e con il look rivoluzionato. Era stato in onda fino a poco meno di tre mesi prima e la sua trasformazione in un tempo così limitato ha incuriosito il pubblico, che ora tra la risposta ai suoi dubbi tra le pagine del Corriere della Sera. Spoiler: Paolo Del Debbio non sta male, anzi, non è mai stato così bene ed è sempre più combattivo nella sua lotta alle ingiustizie.

"Ho mangiato meno, mi sono affidato a un medico e ho perso 27 chili. Ho un’età in cui lo stile di vita non andava più bene per la salute e mi sono piano piano sistemato. Tutto qui", ha dichiarato il giornalista, sorpreso per il clamore che ha suscitato il suo cambiamento di immagine. Non c'è una precisa volontà estetica da parte sua, tanto meno una patologia, ma, piuttosto, la volontà di rigenerarsi per stare meglio con se stesso: "Facendo corna, toccando ferro all’italiana e legno alla francese, non sono mai stato meglio. Mi sento meno affaticato, più sciolto, cammino più leggero e il cervello è più veloce. Poi, di sicuro, la dieta non è partita da una considerazione estetica, ma di salute. Dopodiché, sentirsi anche meglio con se stesso non è una cosa brutta".

Nonostante abbia iniziato la dieta dopo Pasqua, quindi a metà aprile, i suoi telespettatori non hanno notato cambiamenti in lui finché è andato in onda a giugno. È lo stesso Del Debbio a definire "tortura coreana" il primo mese e mezzo di dieta, quando tutti i sacrifici fatti sembravano non dare i risultati desiderati: "Devi cambiare la testa. Hai fame, ma il problema non è il cibo, quanto evitare di ritenere il cibo una via di fuga, una copertina di Linus. Magari arrivi a casa dopo una giornata di lavoro e mangi o bevi più del dovuto". Dopo il primo mese e mezzo sono arrivati i risultati e con quelli l'incoraggiamento a proseguire in quella direzione: "Prima, facevo sempre due cose che amavo: stavo fermo in poltrona a leggere e mangiavo e bevevo con gusto. Ora, mi muovo molto e mangio poco. È una banalità, ma per me non lo è stata".

Nessuna dieta miracolosa per Paolo Del Debbio ma un percorso alimentare di buon senso, un po' di sano movimento e, soprattutto, una diversa forma mentis. "Vengo da una famiglia semplice di un quartiere popolare di Lucca. Per noi, il pranzo della domenica era una festa. Si andava in campagna per il pic nic, con babbo, mamma, zii, cugini. Mi ricordo i tavolini pieghevoli, la stesa di salumi, sottaceti, sottoli. Era una gioia fatta di nulla. A un certo punto, adesso, mi sono reso conto che quella festa, piano piano, nella mia mente, si era trasformata in un rifugio, che in realtà era una galera. Fa tutto il nostro cervello e, quando lo capisci, devi spezzare quella spirale di cose e di pensieri che, di fatto, è una dipendenza", ha confidato Del Debbio in una versione inedita, introspettiva, che raramente ha concesso. Per lui, il cibo è una forma di "dipendenza affettiva, esistenziale, una dipendenza dalla tradizione" da cui ha avuto la forza di staccarsi per concedersi a un nuovo sé.

Nessun nuovo amore per lui, "ma se ci fosse, non lo direi neanche sotto tortura" e un nuovo corso che è iniziato e che lo fa stare molto meglio. Paolo Del Debbio ha fatto pace con se stesso e con il suo corpo, con il quale ora ha un rapporto più sereno: "Mi dicevo: ormai, sono così; sono ingrassato troppo, non ce la farò. Se oggi parlo di una vicenda così personale, è per dire a chi soffre dello stesso problema che non c’è un livello da cui non si torna indietro, basta farsi aiutare da un buon medico, anche di base. Io ho due dottori amici, Giulio e Marco, e sono amico del nutrizionista Nicola Sorrentino, che anche mi ha dato una mano". Il conduttore ci ha messo tanta buona volontà ma è stato anche l'incontro con il dolore degli italiani in pandemia a fargli scattare il clic nella testa per cambiare la sua vita: "Mi sono reso conto che, essendo un uomo fortunato, non dovevo rovinare con le mie mani quello che la vita mi ha regalato. Quello che posso dire a chi oggi vive tanta disperazione è che, anche sei hai problemi che sembrano più pressanti, se affronti quello del peso, riesci ad affrontare meglio anche tutti gli altri". Paolo Del Debbio incontra ogni settimana gli italiani semplici, quelli delle province, girando l'Italia per registrare la copertina del suo programma e si è reso conto di come nel Paese ci sia un problema importante per l'alimentazione, soprattutto nelle persone più in là con l'età, la cui dieta si basa principalmente su pasti a base di carboidrati, nemici del diabete senile.

Certo, i chili persi sono evidenti ma è evidente anche il radicale cambiamento di look attuato dal conduttore, che ha scelto di mostrarsi nella sua veste più piacente. Nessun image maker, però, gli ha suggerito questa nuova immagine: "Ho il look uguale a tanti anni fa, quando portavo i capelli all’indietro.

La barba in tv non era tanto gradita, ma a me piace perché piaceva a mia mamma che non c’è più. Anche questi occhiali le piacevano molto, li avevo persi, li ho ritrovati e me li sono messi pensando a lei".

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