Non soltanto il suo repertorio ma pure la sua casa è un vaso di Pandora. Dopo la morte di Prince per una overdose accidentale di Fentanyl, emergono indiscrezioni una dietro l'altra. Da una parte quelle riguardanti brani inediti da pubblicare. Dall'altra quelli che svelerebbero altri dettagli sulla sua tossicodipendenza. L'altro giorno uno degli investigatori ha illuminato un altro dettaglio: molte delle pillole ritrovate a casa Prince erano conservate in confezioni di Vitamina C e Aspirina, quindi invisibili ai controlli. Una tecnica, bisogna dirlo, da drogati abituali. Insomma, nelle perquisizioni a Paisley Park c'era un magazzino stupefacente. Il Fentanyl (oppioide sintetico 50 volte più potente dell'eroina, dicesi 50) era racchiuso in parte in due confezioni dell'antiinfiammatorio Aleve. Altre dieci erano sparpagliate in camerino. E la maggior parte erano nascoste in flaconi di Vitamina C e Aspirina in alcune borse, una delle quali Prince portava spesso con sé. Oltre al Fentanyl c'erano anche lidocaina e U-4770, droga sintetica otto volte più potente della morfina. C'era inoltre, tanto per gradire, un po' dell'oppiaceo oxicodone.
Nessuno di questi farmaci è mai stato prescritto a Prince, ed è una delle strade che seguono le indagini. Senza dubbio, Prince non era un consumatore abituale di Fentanyl. Però era un consumatore massiccio di tutto, lasciando dietro di sé il solito, triste velo di tossicodipendenza della rockstar indifesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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