Procol Harum che rock

Non date retta a quelli che i Procol Harum sono solo le malinconiche A Salty Dog e a A Whiter Shade of Pale. C'è un'anima molto rock che viene fuori nel loro quinto album. Con Broken Barricades (1971) i Procol Harum si affidano alla vena di Robin Trower e alla sua irresistibile tecnica chitarristica. Questo album fila liscio dalla prima all'ultima nota.

Luskus Delph e Memorial Drive i momenti migliori e poi c'è Power Failure con il suo assolo di batteria memorabile per l'immane potenza (provate un po' ad alzare il volume...) e per la fedeltà assoluta al suono reale. La Esoteric pubblica un cofanetto con tre cd, di cui due live di grandi successi. Basta e avanza per non farselo scappare.

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