Le quote rosa: che danno per la donna

Alla fine ce l'hanno fatta. Quelli che parlano di meritocrazia, gli stessi che hanno costruito il complicato meccanismo elettorale che ha previsto osceni ripescaggi, non hanno resistito alle sirene femministe e hanno inserito le famigerate quanto inique #quote rosa. Che è quanto di più lontano ci possa essere dal riconoscimento delle capacità e delle competenze, che ovviamente non passano certo dall'appartenenza di genere. Quote inutili e dannose: nella composizione del nuovo parlamento il numero di donne elette risulta essere persino inferiore rispetto alla scorsa legislatura.

Come volevasi dimostrare, l'inserimento forzoso e forzato per legge di donne/panda/specie protetta si è rivelato un boomerang che non ha fatto altro che aumentare e non ridurre la disparità tra sessi, creando una specie di riserva indiana, riconducibile a forme di sessismo piuttosto che di parità. La vera parità passa dal fornire alle donne opportunità reali di dimostrare il proprio valore, non palliativi e contentini. Le sfide si vincono sul campo, non in quanto donne.

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