"A me dispiace sempre, quando qualcuno soffre, o si offende, o ci rimane male. Ma sono troppo ironica per lasciarmi trascinare in una polemica così tetra e lugubre, oltreché surreale". In un'intervista al Fatto Quotidiano, Virginia Raffaele liquida così le reazioni al suo sketch durante il Festival di Sanremo in cui aveva cantato la canzone "Mamma" fingendosi alla fine un grammofono inceppato e riperendo più volte il nome di Satana. E ci scherza su. "In effetti, ora che ci penso, da piccola riuscivo a girare i piedi all'incontrario. Tant'è che ho ancora le rotule allentate. Avrei pure delle foto, ma non gliele do, sennò sono spacciata".
È la risposta alla polemica sulle sue presunte invocazioni mefistofeliche, scatenata da don Buonaiuto e poi amplificata dal vicepremier Matteo Salvini, che su Facebook aveva condiviso un articolo di critica alla Raffaele dopo la sua esibizione sul palco dell'Ariston. "Salvini dice che non bisogna sottovalutare il problema? Ma nemmeno per sogno. Solo che ho un problema: non ho proprio capito qual è il problema", la risposta piccata dell'attrice romana. Che poi se la prende anche con il senatore leghista Simone Pillon e le sue dichiarazioni post Festival ("Trovo grave l'invocazione di Satana davanti a tanti minori").
Questa la replica di Virginia Raffaele: "A me, più che i minorenni, preoccupano certi maggiorenni in circolazione.
Roba che i minori non dovrebbero più uscire di casa", per poi citare alcuni precedenti "cinematografici" dello stesso tipo: "Ma poi che vogliamo fare: vietare ai minori pure "L'esorciccio?" O "Il marchese del Grillo" per l'esorcismo a Gasperino il carbonaro? O "Amici miei Atto III" con il Sassaroli-Adolfo Celi travestito da diavolaccio che spaventa a morte il Righi-Bernard Blier? Io mi ammazzo dal ridere". Per poi concludere con la sua solita ironia: "Ora vado, perché ho Belzebù a cena. Quello mangia tutto alla griglia, sennò poi chi lo sente... Tremate, tremate, le streghe son tornate!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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